Mats Staub

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    • Mats Staub 1

    Giovedì 3> 12 Settembre 2015 | 18.00>24.00
    ZONA ESTERNA + GALLERIA | video installazione
    prima nazionale | nell’ambito del progetto SWISS TIME

    VIDEO PROGETTO CON I VISITATORI DEL FESTIVAL

    My other life

    Documentando ciò che sarebbe potuto essere

    GIOVEDÌ 3 > DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015 | BLACK BOX in zona esterna | Riprese con i visitatori | 18.00>24.00
    MARTEDÌ 8 GALLERIA | Vernissage | 19.30
    MERCOLEDÌ 9> SABATO 12 SETTEMBRE 2015 | Installazione video | 18.00>24.00

    idea e regia di Mats Staub
    fotografia di Benno Seidel
    musica di Andrea Brunner
    grafica Krispin Heé
    production manager Klaas Werner
    co-prodotto da Festival Theaterformen, Festival Belluard Bollwerk International

    www.matsstaub.com

    Matthias o Franziska, Sofia o Francesco, Ben o Emma. Il nome viene dato alla nascita. Una volta registrato, resta con noi per una vita intera. Ma che ruolo gioca il nostro nome nelle nostre vite? È lui a formarci o siamo noi a riempirlo di significati? Come ci si sentirebbe a essere qualcun altro e vivere con un diverso nome? Nel suo ultimo progetto lo svizzero Mats Staub si interroga sui nomi. In una prima fase del festival, Mats Staub invita artisti, membri del team del festival, frequentatori della manifestazione di fronte la sua macchina fotografica, di modo da rivelare come si sarebbero chiamati se fossero stati di sesso opposto. Dopo monterà il footage raccolto nel corso di quattro giorni per creare una video installazione. La confluenza dei diversi volti, che appaiono sotto il loro “altro” nome, suggerisce una riflessione su questioni fondamentali: identità, famiglia, comunità e i vincoli che attraversano e stringono l’umanità.

    BIOGRAFIA

    Mats Staub, vive e lavora a Olten, Svizzera, e ovunque i suoi progetti lo portino. Si è formato in studi teatrali, giornalismo e studi religiosi a Berna, Fribourg e Berlino. In passato, ha lavorato come giornalista per diverse testate (1996-2001) e come drammaturgo al Theater Neumarkt di Zurigo (2002-2004). Dal 2004 ha creato progetti artistici in aree di transizione tra teatro, esibizione, giornalismo e scienza.