Teatro India

Alessandra Cutolo / Frédérique Loliée

10 settembre ore 22.15 - sala B bis teatro 50’
11 settembre ore 20.15 - sala B bis teatro 50’

Medea

testo di  Antonio Tarantino
con Frédérique Loliée (Medea) e Caterina Carpio (la vigilatrice)
in un’opera di Pierre-yves Le Duc
spazio scenico e costumi Grazia Pagetta
grafica Massimo Staich
luci Cesare Accetta
suono Teddy Degouys
assistente alla regia Maria Conte
collaborazione artistica Antonio Calone
regia Alessandra Cutolo
direzione tecnica Grazia Pagetta
produzione Area 06
in collaborazione con Festival Benevento Città Spettacolo
responsabile di produzione Flaminia Caroli, Roberta Scaglione

 

Vigilatrice: “Ah, tutte uguali queste qui: criminali che neppure sotto tortura confesserebbero a se stesse i loro stessi delitti. Sono come murate vive dentro le loro teste, anche se sono tutte fuori di testa. Che ci può pure stare che una dopo dieci anni di isolamento, dopo che l’hanno tenuta là sotto, al buco magari, legata alla balilla per un anno di fila,…dicevo che ci può stare che bello e buono una ti sbiella. Ma non venite a contarmela a me che siete innocenti, che non avete mai navigato perché siete tanto delicate e sensibili, e mai volato, perché il volo è soltanto degli uccelli, e solo gli uccelli sono creature di Dio, e sono innocenti, e se gli uccelli volano non c’è hybris, o come cazzo si chiama l’ invidia degli dei.

Ristretta in uno spazio claustrofobico che divide con una vigilatrice. Ristretta anch’essa. Una donna, straniera. Disperata. Imbarbarita. Forse un carcere. Forse una scatola cranica. La cattività induce alla parola.
Il mito greco è solo un ricordo, tutto è già avvenuto. O forse non è avvenuto niente. L’identità viene rimodulata. Come sempre, in galera. Rabbia ma anche ansia di spiritualità. Distorsione della sessualità e tentativo di annullare memoria. Possibilità che la morte sia slancio liberatorio.

 

 

Frédérique Loliée fa parte del Théâtre des Lucioles, un collettivo di attori dal 1994.
Nel 2011, mette in scena e recita con Elise Vigier, in Francia e in Italia, Luisa è pazza di Leslie Kaplan - progetto che segue un altro testo della Kaplan Duetto5 – per tutta la mia vita sono stata una donna  – e che fa parte di un progetto europeo per il quale ha anche realizzato a Napoli un film-documentario Dove abita la follia.
Reciterà Macbeth con Andrea De Rosa al Teatro Stabile di Torino a maggio 2012.
Ha recitato diretta da Andrea De Rosa (Le Troiane, Elettra, Maria Stuart), Valerio Binasco (E la notte canta di jon Fiosse), Matthias Langhoff, (in Francia : Riccardo III, Le troiane,  Dieu comme patient/Lautréamont, e in Italia : Le bacchanti, Lotta di nego e cani), Jean-François Sivadier (La morte di Danton di Buchner), Rodrigo Garcia (Re Lear), Marco Sciaccaluga (Elena di Euripide, Madre Courage di Brecht), Jurij Ferrini (L'alchimista di Ben Jonson), Marc François, Adel Hakim, Pierre Maillet, Marcial Di Fonzo Bo e Elise Vigier (La Paranoia di Spregelburd al festival di Avignone di quest'anno)
Ha diretto a sua volta Depuis maintenant di Leslie Kaplan, «Dors mon petit enfant» di Jon Fosse, L’homme ailé di José Rivera e Petite Antigone di Antonio Tarantino. Ha tradotto in francese Medea e Piccola Antigone di Antonio Tarantino e in italiano Per tutta la mia vita sono stata una donna e Luisa è pazza di Leslie Kaplan.

 

Caterina Carpio Laureata in metodologia e critica dello spettacolo all'università la “Sapienza”,  si  è  diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Mauro Avogadro.  Lavora in Dentro Medea con Franco Branciaroli e con Giancarlo Sepe in La Casetta e Passioni. Con Serena Sinigaglia in Donne in parlamento di Aristofane e al Napoli Teatro Festival con Carmelo Rifici per Chie Chan ed io di Banana Yoshimoto. Dal lavoro di circa un anno nasce nel 2009 Foto di gruppo in un interno, drammaturgia collettiva con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli che debutta al teatro Palladium di Roma. Sempre nel 2009 è in Risveglio di primavera per la regia di Tommaso Tuzzoli. Fa parte della compagnia Proxima Res sotto la guida artistica di Carmelo Rifici e Alessio Maria Romano. Collabora con Antonio Latella per il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli: nel progetto debutta con Mk (Kamikaze), Paula Diogo (Madame, Rosa Lux), Tommaso Tuzzoli (Brand), Agnese Cornelio (Incendi), Pierpaolo Sepe (Guardami), Andrea de Rosa (Tutto ciò che è grande è nella tempesta) e Antonio Latella (Fondamentalismo dell'illuminismo, Don Giovanni a cenar teco).

 

Alessandra Cutolo è nata a Napoli, ha 40 anni, tre figli. Laureata in lettere moderne, si è formata collaborando,  sia in teatro che sui set cinematografici, come assistente alle scene, o alla regia,  con Mario Martone, Toni Servillo, Sandro Dionisio, Nina di Majo, Antonietta de Lillo, Francesco Saponaro, Andrea De Rosa.
Ha lavorato per dieci anni in carcere, fondando  nel ’98 con Antonella Monetti  i “liberanti” compagnia di attori detenuti.  Coi liberanti ha partecipato a rassegne e festival  come Primavera dei teatri a Cosenza, Sant’Arcangelo col premio Scenario, ottenendo  una menzione al premio Ustica,  Volterrateatro o Montevecchio. Vari spettacoli dei liberanti sono stati inseriti nei cartelloni dei teatri napoletani come il Nuovo Teatro Nuovo, Galleria Toledo, il Mercadante, ma anche la Soffitta di Bologna, il Belli di Roma.
Dopo lo scioglimento della compagnia, negli ultimi anni ha ripreso ad affiancare teatro e  cinema, realizzando  il casting di Gomorra, di Matteo Garrone,  Gorbacioff di Stefano Incerti, e Napoli, Napoli, Napoli di Abel Ferrara.  Ha vinto  il premio Girulà coi Vespertelli, regia a più mani al teatro San Ferdinando.

 

 

 

 

ALESSANDRA CUTOLO / FRÉDÉRIQUE LOLIÉE