FERRACANE / PILLI / RIONDINO

Teatro India

Fabrizio Ferracane / Daniele Pilli / Michele Riondino

18 settembre
ore 19.00 - sala B teatro 1h

W Niatri

di Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino
drammaturgia a cura di Linda Dalisi
consulenza dammaturgica Andrea Camilleri
con Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino
disegno luci Luigi Biondi
regia Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino
ufficio stampa Claudia Scuderi
foto di Giuseppe Distefano
una produzione Associazione Culturale Teatrusica
in collaborazione con Palermo Teatro Festival
organizzazione e cura Annalisa Gariglio-Associazione Culturale PerPetra

 

W Niatri nasce dall’incontro di cinque pensieri, di cinque creatività: la drammaturgia scenica si è intrecciata con la regia, l’autorialità dell’attore ha incontrato quella del disegno luci, la scrittura si è fusa con l’azione. Tre attori-registi, una drammaturga e un disegnatore luci si sono riuniti intorno a tre personaggi forti e li hanno portati a raccontare la loro storia, il senso di un’amicizia vissuta galoppando staticamente dei sogni, nell’asfissia della strada in cui si ritrovano ogni giorno, sempre uguale e sempre confinante con un “fuori” impenetrabile. La lettura di testi di riferimento più svariati, dalle poesie di Dylan Thomas, alle teorie di Galilei, da Emily Dickinson ai fumetti di Andrea Pazienza, è stata nutrimento per le improvvisazioni e queste hanno costituito a loro volta materia viva per la costruzione dello spettacolo. La scelta della combinazione dei diversi dialetti è stata fortemente voluta, come quella dell’alternanza di più piani narrativi che aiutassero lo spettatore a lasciarsi portare in una dimensione a volte onirica a volte molto reale, senza mai concedere fino in fondo la risposta rispetto al dove sia la verità. Il risultato è un percorso nel sogno: quello nascosto, quello di una vita diversa, quello ricorrente, quello infranto, quello indispensabile alla sopravvivenza della propria memoria. Andrea, Mimmo e Uccio diventano, nel contrasto di uno spazio vuoto ma delimitato da una rete che chiude l’intero boccascena, e sullo sfondo di un’altrettanto fitta rete di parole scritte, l’anima di una scoperta involontaria: quella della relatività dei sistemi in relazione tra loro. Le luci sono, in questo lavoro, parte attiva e viva della costruzione, intervenendo quasi demiurgicamente a svelare di volta in volta il senso profondo di quello che accade. L’aspetto fondamentale di tutto il lavoro è stato l’ascolto di tutte le voci e la coralità che ne è derivata, pur non senza difficoltà e ostacoli, ma sempre con l’obiettivo comune di una ricerca continua di restituzione della nostra necessità.

 

 

FABRIZIO FERRACANE Nel 1996 si diploma presso la Scuola di Teatro Teatès diretta da M. Perriera  di Palermo. Dal 1998 ad oggi si forma seguendo laboratori teatrali con: Riccardo Caporossi, Franco Scaldati, Laila Tabel, Mimmo Cuticchio, Marco  Martinelli,Giuliano Vasilicò, Pier Paolo Sepe, Massimiliano Civica, Emma Dante, Claudio Collovà, Alessandra Fazzino, Danio Manfredini, Arturo Cirillo, Davide Enia, Davide Iodice. Attualmente lavora sia per il cinema che per la televisione.

DANIELE PILLI Si diploma presso l'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D”Amico“. Si forma attraverso diversi laboratori: Laboratorio permanente “Metamorfosi” a cura di Antonio Latella, Laboratorio internazionale “Progetto Antigone” a cura di Massimo Munaro, produzione Teatro del Lemming, La Biennale Teatro 2008, Venezia; Scuola Europea per l’arte dell’attore “Prima del teatro”, S.Miniato Progetto “Thierry Salmon” (Nouvelle Ecole des Maitres ); Laboratori: “Cani di bancata” di Emma Dante, “La pelle” di C. Malaparte, di Marco Baliani,  “Masculi e fimmini” di Davide Enia. Lavora sia per il cinema che per la televisione

MICHELE RIONDINO Si diploma nel 2000 presso l'Accademia d'arte drammatica”Silvio d'Amico”. Si forma attraverso numerosi seminari e laboratori: sulla maschera con Ken Rea (Guidhall School Londra), sul mimo corporeo con Michele Monetta, sull’interpretazione vocale con Augusti’ Humet, sulla neo-avanguardia con Franco Brambilla. In teatro ha realizzato importanti collaborazioni con Emma Dante (Cani di bancata), con Marco Bellocchio (Machbet) e Marco Baliani (La peste).Al cinema ha lavorato, fra gli altri, con Risi e Martone. Attualmente è impegnato nelle riprese per la televisione de “Il giovane Montalbano”che lo vede protagonista.

LINDA DALISI Nasce a Napoli nel 1974. Nel 2001 contribuisce con i suoi appunti al piccolo volume Come una rivista, di accompagnamento all’omonimo spettacolo di Leo de Berardinis. Dal 2002 collabora in qualità di aiuto regia con diversi artisti tra i quali Pierpaolo Sepe, Renato Carpentieri, Michelangelo Dalisi, Antonio Calone. Ha realizzato per Museum, progetto di Renato Carpentieri, la drammaturgia di alcuni testi, tra il 2004 e il 2008. Collabora a Per Amleto (2007) per la regia di M. Dalisi (vincitore premio DanteCappelletti 2006); WNiatri, per la regia di F.Ferracane- D.Pilli- M.Riondino (Napoli Teatro Festival 2009) e [H ]L_DOPA per la regia di Antonio Latella (2010). Menzione speciale al premio Nuove Sensibilità 2008 per Più leggero di un sughero, di cui è autrice e regista (in scena nel 2009). Ha pubblicato per Dante&Descartes Messa in scena della mafia, un saggio sul lavoro e il metodo di Emma Dante. Nella stagione 2010-11 è drammaturga del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, con la direzione artistica di Antonio Latella e firma diverse drammaturgie tra cui Misfit like a clown (di cui è anche regista) e Guardami (regia P. Sepe). Nel 2011 collabora con Antonio Latella alla drammaturgia di Don Giovanni, a cenar teco, in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli.

LUIGI BIONDI Luigi Biondi, si laurea  in lingua e letteratura araba presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli con una tesi sul teatro sperimentale in Siria. Sin da giovanissimo si è dedicato alla scena nella doppia natura di attore e “luciaio”. L’incontro con Maurizio Viani (lo storico datore luci di Leo De Berardinis) gli consente uno scarto di pensiero nella visione della luce teatrale: uno strumento poetico non accessorio, ma necessario,  attraverso il quale tentare di approfondire l’immaginario dell’opera.  Continua a muoversi sui due livelli espressivi dello stare in scena e dell’illuminare la scena. Ha lavorato tra gli altri con Davide Iodice, Pierpaolo Sepe, Motus, Lisa Ferlazzo Natoli, Mimmo Sorrentino, Raffaele di Florio, Mario Martone, Roysten Abel. Da tre anni lavora nella compagnia del Teatro De Los Sentidos di Barcellona diretto da Enrique Vargas.