FULVIO CAUTERUCCIO / KRYPTON

Teatro India

Fulvio Cauteruccio /Krypton

11 settembre
ore 22.30 - sala B teatro 50’

Terroni d’Italia

di Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza
diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio
collaborazione scenica di Compagna K Teatro
produzione Compagnia Teatrale Krypton
in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi
e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
si ringrazia Comune di Seravezza e Fondazione Terre Medicee

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Pippu vorrebbe diventare un attore. In gita scolastica al teatro greco di Siracusa ammira Turi Ferro, Salvo Randone e Regina Bianchi in uno spettacolo che celebra i cent’anni dell’unità d’Italia. Garibaldini, personaggi risorgimentali inventati e personaggi reali fanno incursioni nello svolgimento dello spettacolo, ma dell'Italia dei Savoia cosa resta? Emanuele Filiberto a Sanremo? Pippu non diventerà mai attore, ma la sua storia, tra dialetti del sud e del nord, ci accompagna, con leggerezza, nell'analisi delle tante contraddizioni che segnano il processo di unificazione nazionale.

Terroni d'Italia, recitato parte in italiano e parte in calabrese, veneto, siciliano, lombardo, napoletano e piemontese, racconta l'emigrazione dal Sud, una delle amare conseguenze dell'unificazione nazionale.
Da Quarto fino alla caduta della piazzaforte di Gaeta, si ripercorrono alcuni dei principali accadimenti che hanno portato all'Unità d'Italia, utilizzando immagini video di repertorio e brani tratti dagli ultimi studi condotti sui carteggi del Conte di Cavour. Questi studi restituiscono dignità a una popolazione e ad una terra economicamente forte. Nel 1856 all'Expo di Parigi il Regno Borbonico fu premiato come il terzo stato più progredito d'Europa, eppure venne insanguinato e saccheggiato in nome dell'Unità. Terroni d'Italia, pur non mettendo in discussione il valore di tale unità, è un omaggio alle popolazioni che hanno contribuito alla creazione del nuovo Stato ma che ancora oggi, talvolta, sono considerate di seconda schiera.
Basato su La storia di Pippu, attore d'arte drammatica, scritto a quattro mani da Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, Terroni d'Italia descrive le peripezie di Pippo, dal dopoguerra ai difficili anni '70, attraverso il racconto di storie vere e del sogno di un uomo costretto ad emigrare al Nord dalla natia Sicilia, con il desiderio di fare l'attore, senza tuttavia riuscirci. Con Pippo si entra, da moderni protagonisti, nel pieno degli anni del Risorgimento e incontriamo le figure di Cavour, Vittorio Emanuele II (nonostante fosse il I), Garibaldi, Francesco II di Borbone, Maria Sofia, affiancati da sgangherati eroi che combattono la loro guerra a colpi di ricette tradizionali. Uno spettacolo che diverte e insieme fa riflettere sugli eventi che 150 anni fa diedero origine all'Italia dei Savoia.




 

FULVIO CAUTERUCCIO, Vive a Firenze dove ha frequentato la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, con cui ha lavorato.
È stato diretto da importanti registi  interpretando i classici greci, Shakespeare, Beckett, Pinter e molta drammaturgia contemporanea.
È membro della Compagnia Teatrale Krypton dal 1990 in cui svolge attività attoriale, registica e per la quale dal 1994 tiene il Laboratorio di Cultura Teatrale e dell’Attore.
Per Krypton ha firmato la regia e interpretato diversi spettacoli, tra cui:
Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, Teatro Studio di Scandicci, 1999; Ico No Clast di Giampaolo Spinato per il Festival Benevento Città Spettacolo, 2002; B. di Giampaolo Spinato per il Festival Astiteatro, 2005; Orestea – Video pulp production da Orestea di Eschilo, Teatro Studio di Scandicci, 2007; Il ponte di pietra di Daniel Danis, mise en espace, Teatro Studio di Scandicci, 2008; Un poeta in fuga di Roberto Carifi, mise en espace, Teatro Studio di Scandicci, 2010.
Nel 2001 ha diretto e interpretato Roccu u stortu, rientrato nei 22 spettacoli dell'anno con un capitolo dedicatogli sul Patalogo, con numerose segnalazioni dei giurati per il premio UBU ed inoltre coprodotto da RAI2 e Raitrade nella sua versione televisiva del 2002.
Nel 1997 interpreta Clov in U juocu sta finisciennu (Finale di partita) di Samuel Beckett, regia di Giancarlo Cauteruccio.
Nel 2000 è Davies ne’ Il guardiano di Harold Pinter, regia di Giancarlo Cauteruccio.
Ha interpretato Ubu c’è, nel ruolo di Ubu, che nel 2005 è entrato nella terna del premio ETI – Gli Olimpici del Teatro, come migliore spettacolo di innovazione e ha vinto il premio Girulà.
Nel 2006 è interprete di Atto senza parole 1 per il Trittico beckettiano, regia di Giancarlo Cauteruccio,premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Sempre nel 2006 interpreta a Palermo un inedito di Bernard Marie Koltes,
La marche, e incarna il personaggio di Giasone in Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro. Nel 2009 interpreta Vitangelo Moscarda in Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello, adattamento di Giuseppe Manfridi, regia di Giancarlo Cauteruccio.
Nel 2009, 2010 e 2011 protagonista e regista di Terroni d’Italia.
Ha lavorato per un anno in Un posto al sole  e nella serie La Squadra di RAI 3, mentre su Canale 5 è andato in onda con  L’uomo della carità  accanto a Giulio Scarpati ed è stato coprotagonista nel film Legami di sangue con Arnoldo Foà.