Teatro India

MK

8-18 settembre ovunque performance parassitaria

Grand Tour

di e con Michele Di Stefano (frequent flyer)
assistenza territoriale Biagio Caravano
con la collaborazione di Filipe Viegas
organizzazione Anna Damiani / PAV
produzione MK 2011
la compagnia MK è sostenuta dal MIBAC

 

 

Grand Tour è una performance parassitaria, che nasce nello spirito di una indagine turistica nel mondo circoscritto della produzione spettacolare contemporanea. Il modello di riferimento della performance è il Grand Tour, il viaggio nell'Europa continentale effettuato a partire dalla seconda metà del 1600 da giovani di ceto elevato, per lo più britannici, e destinato a completare la loro educazione attraverso l'immersione nelle bellezze culturali e paesaggistiche di nazioni dalla ricca tradizione storico-artistica, con l'Italia come meta per eccellenza. Il progetto prevede l'individuazione di un festival o rassegna o manifestazione culturale circoscritta nel tempo: Gli spettacoli programmati dal festival vengono analizzati nella loro dinamica di sviluppo spaziale e temporale: essi diventeranno il luogo della performance. Verrà chiesto ad ogni regista/coreografo/direttore dei singoli spettacoli di ospitare per un tempo da definire (e che può essere anche solo di 1 secondo) il passaggio e/o la permanenza/campeggio di un performer esterno durante lo spettacolo. Il performer, che sarà sempre lo stesso, attraversa o visita lo spettacolo in questione senza produrre azioni o traiettorie significative; egli è semplicemente una presenza ed uno sguardo neutrale inserito da un altrove nel contesto della messa in scena. A quell'altrove ritornerà senza esitazioni, preparandosi ad una nuova collocazione. Il performer non è autore (come nella celebre firma "hitchkockiana") né attore né tantomeno spettatore incarnato. E' qualcosa d'altro che per un attimo rende il luogo dello spettacolo un "ovunque" qualsiasi. La parte più incognita del progetto è la condivisione del progetto stesso da parte degli autori/registi dei singoli spettacoli, che si renderanno disponibili a incrinare lievemente la superficie compatta delle loro creazioni attraverso un barlume di estraneità incontrollata nell'economia drammaturgica del senso. Globalmente l'organicità della programmazione spettacolare operata da un festival viene arricchita di una diversa segreta dimensione temporale, che lo spettatore può includere nel calcolo della propria esperienza di fruitore. Lo spettatore sa che qualcuno ha preso possesso del cartellone della manifestazione per trasformarlo in un luogo tridimensionale, dove esercitare l'arbitrio di una avventura inedita – cosa ormai impensabile anche per posti turisticamente ostici come Papua Nuova Guinea. All'atto pratico il festival si impegna a ospitare il performer e il direttore del progetto per tutta la durata della manifestazione, facendo da primo tramite tra MK e gli autori in cartellone. (in progress)

 

MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di indagine corporea autodidatta, proiettato in ambito internazionale. Tra le produzioni più recenti: Tourism commissionato da La Biennale di Venezia, Wasted per F.I.S.Co. 08 (poi Happened), Comfort, ospitato dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis e speak spanish in tour nel 2010-11. Nel 2010 il gruppo è impegnato con due produzioni (Kamikaze e Giuda) nella stagione sui Fondamentalismi voluta da Antonio Latella al NuovoTeatro Nuovo di Napoli. Nello stesso anno Michele Di Stefano ha partecipato come coreografo al progetto Dance n.3 di Cristina Rizzo, con Eszter Salomon e Matteo Levaggi. In novembre cominciano le Instruction series, coreografie e ambienti performativi creati a distanza via mail, in coproduzione con Xing/Raum. Nel 2011 debuttano i progetti: Il giro del mondo in 80 giorni (prod. ZTLpro e Torinodanza), Reform Club con gli Allievi della Scuola Paolo Grassi Milano ( BiennaleDanza Venezia) e la serie Grand Tour. MK è una delle cinque formazioni alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBAC. Lorenzo Bianchi, è compositore di musica elettroacustica; vive e lavora a Parigi dove collabora con l'IRCAM. Ha sviluppato progetti per Luca Ronconi, Richard Siegal, Luca Francesconi e dal 2005 crea le musiche per MK.

 

 

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