TEATRI DI VITA

Teatro India

Teatri di vita

12 settembre ore 21.00 palco esterno bis teatro 1h35’
13 settembre ore 21.00 palco esterno bis teatro 1h35’
14 settembre ore 21.00 palco esterno bis teatro 1h35’

Biglietti da camere separate

uno sguardo di Andrea Adriatico su Pier Vittorio Tondelli
con Maurizio Patella in Camera 1, Mariano Arenella in Camera 2
suoni originali di Massimo Zamboni
luci, scene e costumi di Andrea Cinelli
cura artistica di Saverio Peschechera
fotografia Raffaella Cavalieri
supporto tecnico creativo di Roberto Passuti e Gianluca Tomasella 
grazie per l'aiuto, lo scambio e il sostegno a Stefano Casi, Giulio Maria Corbelli, Daniela Cotti, Monica Nicoli, Simona Patti e a Francesca Ballico
Andrea Adriatico ringrazia i Teatri dell'Imbarco di Firenze per averlo spinto a considerare questa avventura

all'amore, separato


Ho conosciuto Pier Vittorio Tondelli negli anni amari, in quel finire di secolo che ha sterminato le menti che ho amato di più nella mia prima giovinezza.
Sì, gli anni '80 sono questo per me: anni amari.
L'Aids si è portato via i sogni della gente di quel tempo, e non li ha più restituiti. Anzi... ha regalato in cambio un sonno perenne, definitivo, ad un'intera generazione.
Gli anni amari di Pier Vittorio Tondelli sono finiti così, nel 1991, vent'anni fa, al debutto di un Natale, in un letto d'ospedale.
Non ha parlato mai della sua malattia pubblicamente. Non ha parlato mai del suo morire. Almeno in apparenza. L'ha però trasposta in un racconto carico di umanità legato alla morte altrui, usata come specchio per l'anima.
Ha però parlato di omosessualità, di silenzio, di vita, di misteri delle emozioni, quasi suo malgrado. Ha percorso il suo tempo spaventato dall'essere considerato troppo giovanilista, troppo frocio per froci, troppo marchio per esordienti, troppo etichetta, secondo la moda che gli anni amari hanno trasmesso alla storia. In quegli anni non l'ho amato.
Oggi è forse uno dei pochi autori di cui credo di aver letto quasi ogni riga. A cui ho dedicato una delle due sale del teatro che dirigo. Convinto come sono che non sia, come ingiustamente molti pensano, solo un autore del suo tempo, miseramente relegato nel turbine di weekend postmoderni.
Per questo provo a restituireCamere separate in brevi biglietti, vent'anni dopo, sentendone proprio ora tutta la straordinaria potenza e attualità.

Andrea Adriatico è regista di teatro e cinema e direttore di Teatri di Vita a Bologna, che ha fondato nel 1991. In teatro ha imposto uno stile spregiudicato di fusione tra i generi, affrontando autori e tematiche complesse con un'ispirazione visiva e narrativa di taglio cinematografico. Tra gli autori messi in scena: Beckett, Koltès, Pasolini, Mishima, Cocteau, Copi e, da ultimo, Cormac McCarthy, di cui ha diretto nel 2010 la prima rappresentazione italiana di The Sunset Limited. Dal 2000 lavora anche nel cinema: i suoi film, tra cui Il vento, di sera (2004) e All'amore assente (2007), sono stati presentati nei maggiori festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Berlino. Nel 2010 ha firmato con Giulio Maria Corbelli il documentario +o- il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids.