TEATRO DI DIONISO
Teatro India

Teatro di Dioniso

14 settembre
ore 19.00 - sala B teatro 55’

Corsia degli incurabili
di Patrizia Valduga

uno spettacolo di Valter Malosti
con Federica Fracassi
suono e programmazione luci, fonico G.u.p. Alcaro
costumi Federica Genovesi
scelte musicali, luci, spazio scenico Valter Malosti
musiche voci e suoni G.U.P. Alcaro, Harold Arlen & E.Y. Harburg, Ludwig Van Beethoven, Carmelo Bene, Uri Caine, Enrico Caruso, CCCP, Leonardo Maria Cognetti, Gabriele D’Annunzio, Filippo Del Corno, Giovanni Lindo Ferretti, Judy Garland, Christoph Willibald Gluck, Hélène Grimaud, Vincenzo La Scola, Franz Liszt, BJ Nilsen, Portsmouth Sinfonia, Akira Rabelais, Fausto Romitelli, Richard Strauss, Francesco Paolo Tosti, Richard Wagner, Tom Wallace, Chris Watson
organizzazione Paolo Ambrosino
amministrazione Paola Falorni
una produzione Teatro di Dioniso / Residenza Multidisciplinare di Asti
in collaborazione con Teatro i / Festival delle Colline Torinesi

 

Continuando la feconda collaborazione tra Teatro di Dioniso e Teatro i, nata lo scorso anno sul Progetto Testori, e tra Teatro di Dioniso e Festival delle Colline Torinesi, Valter Malosti dirige per la prima volta Federica Fracassi in un progetto comune.

Corsia degli incurabili, pubblicato nel 1996, è un atto unico scritto in versi da Patrizia Valduga, una delle voci più significative della poesia contemporanea italiana. Il/la monologante si esprime in una lingua che si nutre del rapporto-divario tra linguaggio alto e linguaggio basso, “qui spinto fino ad impastare in una sola ipotesi tonale gli estremi del sublime e della più trita umiliante attualità: oggetto questa di uno sdegno di matrice dantesca che la Valduga usa anche per ridare un senso e dignità di vita a ciò che i nostri esausti tempi d’impostura tendono a non considerare vita.”

Ho immaginato un lavoro intimo e scabro.
Una donna “soldato del dolore”, malata terminale,giace in una stanza d’ospedale, immobile, inchiodata su una sedia a rotelle, i capelli divenuti rampicanti; i muri scrostati e le poche luci si animano come esseri viventi, respirano, agonizzano, soffrono, amano con lei.
Con determinazione la donna lancia le sue parole che si fanno, di volta in volta, invettiva, desiderio, scherno, preghiera, bisbiglio, confessione, provocazione, accompagnata da una partitura sonora tesa e multiforme, una sorta di suono interiore emotivo e disturbato, che passa dalla natura rivisitata da Chris Watson, tocca le ultime sonate per pianoforte di Beethoven, Wagner e Tosti, si incendia con Fausto Romitelli e urla con Giovanni Lindo Ferretti.
                                                                                                                                                                                                      Valter Malosti

 

VALTER MALOSTI è anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso. Regista, attore e artista visivo. I suoi spettacoli teatrali, realizzati in gran parte con la propria compagnia, ma anche per il Gruppo della Rocca, il Ctb, il Cabaret Voltaire, il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Eliseo, Pontedera e altri, hanno raccolto numerosi premi della critica italiana e straniera; gli ultimi nel 2009 con il premio UBU per la regia per Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro/ANCT per la regia di Quattro atti profani e Shakespeare/Venere e Adone da William Shakespeare. In campo musicale ha diretto opere di Michael Nyman, Marco Tutino, Philip Glass, Azio Corghi e John Cage, spesso in prima esecuzione assoluta. Nel novembre del 2006 ha messo in scena per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Ha al suo attivo diverse regie radiofoniche per Radio3 Rai, ultima in ordine di tempo M. Butterfly di David Henry Hwang. Come attore Malosti ha lavorato in numerosi spettacoli di Luca Ronconi. Nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con Mimmo Calopresti e Franco Battiato. Nel 2008 ha realizzato l’installazione d’arte visiva Song to the siren, in collaborazione con Luisa Raffaelli, per la Fondazione Merz di Torino.
É stato recentemente protagonista del Manfred di Schumann/Byron (giugno 2010) per la regia di Andrea De Rosa e la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda in un progetto che ha visto collaborare il Teatro Regio di Torino con il Teatro Stabile di Torino.Tra gli ultimi lavori teatrali Nietzsche/Ecce Homo, Disco Pigs di Enda Walsh, Poe/Concerto di tenebre dai racconti di E. A. Poe tradotti da Giorgio Manganelli, Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga, Passio Laetitiae et Felicitatis di Giovanni Testori, interpretato da Laura Marinoni (Premio Anct miglior attrice 2009), e Molière/La scuola delle mogli. Ha da poco debuttato con Signorina Giulia di August Strindberg, con Valeria Solarino nel ruolo di Giulia. Da settembre 2010 Malosti dirige la Scuola per attori della Fondazione Teatro Stabile di Torino.