Teatro India

TEATRO MINIMO

11 settembre
ORE 21.15 - sala A bis teatro 1h

Il sogno degli artigiani

di Michele Santeramo
con Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà, Michele Sinisi
regia Michele Sinisi
assistente alla regia Nicola Di Chio
organizzazione Antonella Papeo
partner tecnico Artefatti adp
in co-produzione con il Comune di Andria
in collaborazione col Festival Castel dei Mondi
sostegno alla produzione Festeatro - Regione Puglia

 

Il duca Teseo ha rapito Ippolita e la vuole sposare. Non solo: per il suo matrimonio vuole uno spettacolo. Botto, Cotogno, Canna e Fameterna stanno in una bottega di artigiano e stanno provando uno spettacolo: la crudelissima tragedia e la penosissima morte di Piramo e Tisbe. Devono farlo perché il duca, in persona, lo ha chiesto. Non solo: il duca ha anche promesso un vitalizio agli attori più meritevoli. “Il Sogno degli artigiani” mette in scena questo momento: le prove dello spettacolo, minacciate dalla incapacità, dagli impegni quotidiani, dal sogno di meritare il vitalizio, dalla vita intorno che tenta di entrare nelle prove, dal desiderio di saper mettere in scena lo spettacolo, dalle difficoltà a farlo, dall’improvviso piano di tentare un furto nel palazzo ducale, dal dover costruire le scene, dal dover interpretare Tisbe essendo Canna, dall’essere circondati da fate folletti la regina delle fate il re. “Il sogno degli artigiani” vuole essere innocenza, realtà che si compone tutta per somma di istinti, di trasformazioni, teatro che si fa teatro. E’ un gioco comico, è come mettere la lente d’ingrandimento nel “Sogno di una notte di mezza estate” per vedere, come in un esperimento, se questi quattro personaggi possono reggersi in piedi da soli. E’ curioso come viene fuori che il tentativo di questi quattro personaggi è continuamente quello di “essere”, pur dovendosi mettere in scena; è curioso come tra le pieghe della comicità vengano a trovarci la nostalgia, il desiderio, il sogno. (Michele Santeramo)

 

Note di regia
La semplicità di questa messa in scena è un’altra tappa, dopo sequestro all’italiana e le scarpe, verso il tentativo di formare una squadra di lavoro che faccia dell’ascolto collettivo la caratteristica fondante anche dei lavori che seguiranno. Nel prossimo inverno anche a partire da questa squadra metterò in scena L’arte della Commedia di De Filippo. Questa tappa molto divertita e fresca mi consente di poter cominciare (o forse precisare con maggiore consapevolezza) l’indagine su un modo artigianale di intendere il lavoro di regista-attore. Mi piacerebbe trovare in scena la profondità di un ricordo legato agli inizi di un percorso teatrale, che personalmente è legato ad un teatrino parrocchiale per cui il teatro nascendo come servizio per me, di nascosto, diventava una emozione nuova e scomoda da confessare. Ci si divertiva tutti come pazzi ma certe volte i personaggi, all’interno delle farse, si incupivano segnando stranamente momenti d’angoscia tra una risata e l’altra, che solo l’applauso finale della gente riusciva a scacciare. (Michele Sinisi)

 

TEATRO MINIMO nasce nel 2001 dall’incontro tra Michele Santeramo  e Michele Sinisi, che si impongo sulla scena nazionale con Murgia (cartolina di un paesaggio lungo un quarto), segnalazione speciale al premio Scenario nel 2003. Tra le ultime produzioni l’Amleto,  con il sostegno di Pontedera Teatro, Fest Teatro e Armunia festival,  coprodotto dal Festival Castel dei Mondi come anche  Cirano,  Il Sogno degli artigiani e Iupiter, un film teatrale su missili e bombe nucleari,  progetto INTERREG IIIA “ Terre Parlanti : Colloqui tra le terre di Puglia e Grecia”. Intensa l’attività di formazione presso diversi teatri come il  Teatro Curci di Barletta, il Teatro Kismet di Bari, Pontedera Teatro, Fest Teatro di Sondrio.  Attualmente, la compagnia coordina il progetto Teatri Abitati, residenze teatrali in Puglia gestendo due teatri. Nell’ambito di questo progetto e in coproduzione con il Festival Castel dei Mondi la compagnia ha prodotto Sequestro all’italiana, il cui testo è stato finalista al Premio Riccione per il Teatro 2009.

 

 

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