Fratelli dalla via
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Venerdì 13 settembre / 21.15 / teatro 2 / teatro / 20’                                      


Fratelli dalla via

Mio figlio era come un padre per me

Vincitore Premio Scenario 2013
studio


di e con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via
aiuto regia Veronica Schiavone
partitura fisica Annalisa Ferlini
scene Diego Dalla Via
costumi Marta Dalla Via
www.martadallavia.net




La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è ancora acqua che esce dai rubinetti, c’è corrente elettrica che nutre schermi e lampadine e c’è benzina nei serbatoi. C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite.
Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico  nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese.
Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Ora ci tocca di vestirli. Ora ci tocca rispettare le ultime volontà di due cadaveri. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di questa epoca.
Quanto dura un’epoca ai tempi della polenta istantanea?
Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed è fatta di euforia e depressione, di businnes class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo è diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro all’altezza di questo nome, bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volontà. Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto.



Marta Dalla Via è attrice. Da qualche anno ha scoperto il piacere di essere anche autrice dei suoi lavori. Scrive e mette in scena Veneti fair con la regia di Angela Malfitano che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, dove vince con il testo “Interpretazione dei sogni”.
Insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor, spettacolo prodotto dal CRT di Milano e vincitore del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico  CTAS Oltrelaparola 2011.
La loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i Fratelli Dalla Via, un’impresa famigliare che costruisce storie. “Mio figlio era come un padre per me” è il nostro nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli raddoppiati.




The first generation has worked. The second has saved. The third has destroyed. Now we.
The best way to kill a parent is kill the children and let them die of a broken heart: this was our perfect plan but Mom and Dad have gone before us and killed themselves first. Now we have to bury them. Now we have to respect the wills of two arrogant corpses. They won again.