Lenz Rifrazioni
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Venerdì 6 settembre / 21.30 / foyer 1 / performance / 45’                                     


Lenz Rifrazioni

Pentesilea


da Pentesilea di Heinrich von Kleist
traduzione e drammaturgia Francesco Pititto
regia, installazione, costumi Maria Federica Maestri
musica Andrea Azzali_Monophon
  • interprete Sandra Soncini
  • cura e organizzazione Ilaria Montanari, Elena Sorbi
  • promozione e comunicazione Eleonora Felisatti
  • assistente Alice Scartapacchio
produzione Lenz Rifrazioni



Ultima Regina del proprio esclusivo Io, solitaria amazzone senza più arco, addenta e sbrana se stessa con la voluttà delle parole in versi e con le frecce appuntite degli autoritratti photo booth di un powerbook. Autrice live della propria serializzazione dentro il box del tempo presente - grafìa che fissa il momento dell’atto e del sentimento autorale - autoedifica il dialogo, il combattimento tra l’Io presente e l’Io appena impresso, dilaga sul campo di battaglia scomponendosi in dialogiche relazioni conflittuali, amorose, rancorose, ai limiti dell’assassinio del Sé, del Selbst che tutto comprende. Il corpo fisico appare, si libera dell’involucro teatrale e opera al MacLibro come alla consolle della propria vita. L’acqua del bicchiere l’annega dentro l’immagine ingrandita in uno schermo nero palcoscenico/bocca che tutto ingoia e il libro d’acciaio si fa affilato e appuntito come un coltello.

Perché adesso scendo nel mio seno,
come un pozzo, e scavo fuori, freddo come un metallo,
un sentimento che mi distrugge.
Questo metallo, lo purifico nel fuoco di un grido di dolore
duro come l’acciaio; poi lo bagno con il veleno
acido del pentimento, da parte a parte;
lo porto all’incudine eterna della speranza,
e lo affilo e lo appuntisco in un coltello;
e a questo coltello adesso offro il mio petto:
Così! Così! Così! Così! E ancora! - Ora va bene.

Il sole ad “O” dell’icona luminosa tramonta spegnendosi a poco a poco come il tempo vissuto dall’attrice e i suoi doppi photo booth.
Kleist alla cugina Maria von Kleist: “Ho portato a termine la Pentesilea. E’ vero, c’è dentro la mia più intima natura ... tutta la sozzura e ad un tempo lo splendore dell’anima mia.”



LENZ RIFRAZIONI

Büchner, Hölderlin, Lenz, Kleist, Rilke, Dostoevskij, Majakovskij, Shakespeare, Goethe, Grimm, Andersen, Calderón de la Barca, Genet, Lorca, Bacchini, Ovidio, Virgilio, Manzoni: questi gli autori che hanno segnato i progetti monografici e pluriennali di Lenz Rifrazioni, a partire dal 1985. I recenti progetti di creazione performativa contemporanea sono il risultato artistico di un approfondito lavoro di ricerca visiva, filmica, spaziale, drammaturgica e sonora. In una convergenza estetica tra fedeltà esegetica alla parola del testo, radicalità visiva della creazione filmica, originalità ed estremismo concettuale dell’installazione artistica, l’opera di Lenz Rifrazioni riscrive in segniche visionarie tensioni filosofiche e inquietudini estetiche della contemporaneità.
Traduzione, riscrittura drammaturgica, imagoturgia delle opere sono di Francesco Pititto, che ne cura la regia insieme a Maria Federica Maestri. Le installazioni sceniche e i costumi sono realizzati da Maria Federica Maestri, segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia”, per il sistema di segni visivi che costituiscono il suo personalissimo “design-acted”. Le musiche originali sono di Andrea Azzali, musicista sperimentatore di elaborazioni e composizioni elettroniche.
Lenz esprime una progettualità artistica riconosciuta come una delle più originali e rigorose nel teatro di ricerca italiano ed europeo caratterizzata da un continuo lavoro di indagine sul linguaggio contemporaneo. Nella prima fase del proprio percorso creativo Lenz Rifrazioni ha rielaborato i grandi testi classici, ritrascrivendone le pulsioni poetiche in visioni contemporanee. In una fase più recente al centro della poetica è la ricerca visiva e plastica: l’azione teatrale si incunea tra la scrittura per immagini e la creazione plastica dello spazio, che vuole essere un’installazione artistica autonoma. L'azione performativa è esaltata dall'eccezionalità degli interpreti, reagenti artistici del testo creativo.

Da oltre dieci anni Maria Federica Maestri e Francesco Pititto conducono un’esperienza artistica unica in Europa per straordinarietà estetica e sociale con un gruppo di attori sensibili ed ex-lungodegenti psichici sulle grandi drammaturgie occidentali. Summa di questa lunga e profonda ricerca teatrale è stato il recente macroallestimento dell’Hamlet al Teatro Farnese di Parma (2012), mentre il prossimo progetto che sarà dedicato alla riscrittura scenica dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, debutterà nel novembre 2013 nell’ambito della 18a edizione del festival Natura Dèi Teatri
Dal 1996 Lenz Rifrazioni cura la direzione artistica e organizzativa di Natura Dèi Teatri Performing Arts Festival, progetto di creazioni performative contemporanee internazionali ideate per il festival.
L’ensemble ha la propria sede a Lenz Teatro, spazio di origine industriale situato nel quartiere S. Leonardo – area Pasubio - su un’area di circa 1000 mq, completamente ristrutturato, dotato di due sale, uffici, camerini, laboratorio, magazzino.



LENZ RIFRAZIONI projects of contemporary performative creations are the artistic outcome of an in-depth work of visual, filmic, spatial, dramaturgic and sonic research. Through an aesthetic convergence between the exegetical fidelity to the word of the text, the radical visuals of the filmic creations and the conceptual extremism and originality of the artistic installation, the work of Maria Federica Maestri and Francesco Pititto rewrites in visionary signs the philosophical tensions and the aesthetic anxieties of the present time.