Posso tenerlo? è una domanda che facevamo da piccole. Quando trovavamo qualcosa di prezioso e speciale, spesso abbiamo espresso il desidero di prendere quella cosa con noi, di accudirla e preservarla per sempre, un modo per iniziare una costruzione autonoma del mondo. Tenere qualcosa di importante, attraverso una chiesta.
Il workshop Posso tenerlo? condotto da Eva Geatti – rivolto a giovani e giovanissime – prova a mettere in discussione la scala di valori con cui abbiamo imparato a classificare l’esistente e l’ambiente attorno a noi, togliendo il punto di vista privilegiato dell’umano e deformando la percezione delle distinzioni tra abitante e habitat. Un ambiente in cui noi stesse siamo ambiente, una relazione fluida di non separazione tra il “cosa” e il “dove”, sperimentare un sistema di compenetrazione tra organico e inorganico tra vivo e non vivo.
A partire dalla visione di alcune immagini e brevi testi inerenti alla materia intesa come spazio oggettuale e corpo fisico di massa, si intraprenderà un lavoro di ricerca e scrittura con il corpo, per indagare l’esistenza di nuovi ambienti possibili, che contemplino l’interdipendenza come dato essenziale.
Eva Geatti ha studiato arte, disegna, fa performances e costruzioni. Ha fondato la compagnia indipendente Cosmesi, Ha lavorato per compagnie di teatro di ricerca come Masque Teatro, Motus, Ateliersi, Teatrino Clandestino, ha suonato la fisarmonica sul tetto dell’Angelo Mai, ha tenuto un laboratorio allo IUAV a Venezia e degli incontri a Palazzo Strozzi Firenze, ha fatto le pirouettes per Jérome Bel alla Biennale, tenuto laboratori, due mostre personali e aiuto regia, pubblicato i suoi testi poetici. È stata artista associata di Spazio Kor (Asti) per tre anni, ha tenuto la Masterclass Teenager a Palazzo Grassi nel 2023. Il suo ultimo lavoro con Cosmesi è stato incidere un disco pop e poi scavare un buco, mentre nel 2022 ha debuttato la sua prima regia dal titolo La vaga grazia.
nell’ambito di Fabulamundi New Voices
co-finanziato dall’Unione Europea
realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
ph. Maria Giovanna Sodero / CIRCA