Radio That Matters – il progetto europeo dedicato alla sperimentazione tra arti performative, ricerca acustica e accessibilità – entra nel vivo del suo percorso, arrivando alla fase di produzione di tre nuove opere di arti performative che nascono come accessibili a persone con/senza disabilità visive grazie a un processo di partecipazione collettiva tra artisti e persone con e senza disabilità visive. Ogni partner artistico (Baltic Circle, Parallèle e Short Theatre) ha individuato un artista con cui realizzare questa performance in collaborazione con i partner nazionali del progetto e con altri contesti individuati nel corso del progetto. Le tre opere avranno la caratteristica di essere dislocate nel tempo e nello spazio e confluiranno nel RTM Festival, un format nomade che viaggerà nei tre festival (Short Theatre, Baltic Circle e Parallèle) e sarà ‘radiofonico’ e diffuso tramite Listening Biennale.
Gli/le artistɜ coinvoltɜ sono:
- Alessandro Bosetti, in collaborazione con ASP Sant’Alessio, prodotto da Short Theatre / AREA06
- Maud Blandel, in collaborazione con ASLAA association, prodotto da Parallèle
- Ellen Virman & Mia Takula in collaborazione con Verna Vilppula and Marja Mikola, prodotto da Baltic Circle
ALESSANDRO BOSETTI
Una memoria di suoni
workshop di creazione collettiva
Un viaggio tra dentro-e-fuori, usando il suono come strumento di raccordo e sintonizzazione, di rievocazione e immaginazione. Il compositore e sound artist Alessandro Bosetti invita i/le partecipanti alla creazione collettiva di un “Palazzo della Memoria”, uno spazio fisico e immaginario che raccoglie la memoria dei suoni connessi a storie di vita. Il workshop è rivolto a persone cieche e ipovedenti ed è concepito come un’esperienza collettiva in cui suoni reali e immaginari possono essere mescolati in un percorso di creazione di “memorie sonore”, che diventeranno materiale per una performance/installazione di rumori, sospiri, melodie e parole, per comporre una storia collettiva di suoni. Partner del progetto è l’ASP S. Alessio – Margherita di Savoia, storica istituzione romana che svolge attività finalizzate all’autonomia e all’inclusione sociale di persone cieche e ipovedenti.
Alessandro Bosetti è compositore e artista sonoro con un particolare interesse per la musicalità del linguaggio e per la voce, intesa come oggetto autonomo e strumento espressivo. Le sue opere mettono in atto un dialogo tra linguaggio, voce e suono all’interno di costruzioni tonali e formali complesse, spesso percorse da un’ironia obliqua. Costruisce dispositivi sorprendenti, spesso legati al medium radiofonico ed a una instancabile riflessione sul rapporto tra musica e linguaggio, per rimettere in discussione categorie estetiche e posture dell’ascolto. Ha ricevuto commissioni da festival prestigiosi come il Festival D’Automne a Parigi, Eclat Festival a Stoccarda, Festival Les Musiques a Marsiglia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in particolare per il suo lavoro di arte radiofonica (Prix Palma Ars Acustica 2015, Prix Phonurgia Nova 2013, Prix Hörspiel de La muse en Circuit 2003, Hörspiel des Monats ARD, 2015).
ELLEN VIRMAN & MIA TAKULA
Hevosen silmin – Through the Horse’s Eyes
audio work
Hevosen silmin – Through the Horse’s Eyes è un’opera audio che concettualizza il mondo da una prospettiva incentrata sul cavallo. L’opera si compone di due parti distinte: una raffigura le esperienze, le emozioni e la coscienza dei cavalli e l’altra evidenzia le possibilità che i cavalli offrono per espandere le esperienze sensoriali e la sfera di vita di una persona non vedente.
Entrambe le parti dell’opera sono intrecciate con la prospettiva di un cavallo. Verna Vilppula, ricercatrice ed etologa equina, presenta i risultati della ricerca sulle emozioni e la comunicazione dei cavalli. L’atleta paralimpica Marja Mikola descrive la sua esperienza di cavallerizza non vedente.
Le emozioni dei cavalli sono simili a quelle umane? Come percepiscono il mondo i cavalli? Cosa significa essere un cavallo in un mondo umano? Come fa un cavallo a prendere in considerazione una persona non vedente?
Ellen Virman lavora in modo diversificato nel campo della radio, delle arti dello spettacolo e della musica. Ha lavorato come sound designer, lighting designer, produttore tecnico e artista solista con il nome di Eilien. Virman si ispira alla combinazione di documentario e fantasia, rendendo accessibili i temi della società. Il loro lavoro audio “Purjehdus ja pakomatka” (in italiano “Vela e fuga”) ha concorso per il miglior documentario radiofonico dell’anno al Prix Europa 2022. “Eläinharha – Eläimet eivät puhu” (in italiano “Illusione animale – Gli animali non parlano”), realizzato con Mia Takula, è stato candidato da Yle – l’emittente radiofonica finlandese – nella stessa categoria nel 2023. A settembre uscirà una serie audio in sei parti intitolata “Taylor Swift (My Version)”, che analizza il significato della superstar per i suoi fan negli ultimi due decenni.
Mia Takula (nata nel 1975) è un’autrice, documentarista e giornalista nata in Ostrobotnia. Lavora nel campo dell’arte e dei media da oltre 25 anni. I temi principali di Takula sono il valore intrinseco degli animali, la natura, la crisi ecologica e l’umanità. Nonostante i suoi temi forti, Takula mira a incoraggiare piuttosto che a biasimare, vedendo la possibilità di un cambiamento. Takula ha prodotto libri, documentari, sceneggiature televisive, serie televisive, centinaia di articoli per riviste, fotografie, opere audio e cortometraggi. A settembre uscirà il suo terzo libro di saggistica, “Eloonjäämisopas” (in italiano “Guida alla sopravvivenza”), che tratta della crisi ecologica e della sopravvivenza. Il suo precedente lavoro, “Susien mailla” (in italiano “Nella terra dei lupi”), ha ricevuto il premio Pro Animalia.
MAUD BLANDEL
creazione collettiva
Maud Blandel, partner di lunga data di Parallèle, proseguirà l’incontro con i membri dell’ASLAA association – che promuove attività sportive e ricreative per persone con disabilità visive – iniziato nel gennaio 2024 con la presentazione del suo pezzo coreografico L’Œil nu al Ballet national de Marseille.
L’obiettivo è quello di intraprendere un’esplorazione comune della composizione musicale e coreografica e di dare a tutti la possibilità di farla propria, indipendentemente dalle proprie capacità o dai propri limiti. In programma: riflessione ed elaborazione collettiva, sperimentazione fisica e creazione di materiali sonori.
Formatasi inizialmente nella danza contemporanea, poi nella regia (Manufacture, Losanna) e nelle arti visive (HEAD, Ginevra), Maud Blandel sviluppa le proprie opere coreografiche dal 2015. Singolare e fisicamente impegnato, ogni suo lavoro si basa su una base musicale concettuale per mettere in corpo e in forma vari fenomeni alterati dal passare del tempo. Lavora così sulla nozione di corpo sacrificato e sulla spettacolarizzazione del corpo femminile (TOUCH DOWN, 2015), sulla folclorizzazione delle pratiche di danza popolare (Lignes de conduite, 2018), sull’uccisione del tempo attraverso un tipo di intrattenimento musicale del XVII secolo chiamato Divertimento (Diverti Menti, 2020). Parallelamente alle sue attività, collabora o lavora come assistente con artisti come Cindy Van Acker, Karim Bel Kacem, Heiner Goebbels o Romeo Castellucci. Maud Blandel è artista residente all’Arsenico (Losanna) ed è artista di Parallèle (Marsiglia). Dal 2016, Maud Blandel è accompagnata da Parallèle nella produzione e nella distribuzione. Da settembre 2018 è artista in residenza presso l’Arsenic – center d’art scénique contemporain de Lausanne e artista associata presso il CNDC – Angers e Bonlieu – scène nationale d’Annecy.