Il progetto delle RESIDENZE risponde al desiderio del festival di fare più spazio possibile, nonostante i limiti imposti dalle economie in campo e dalla struttura architettonica del luogo centrale di Short Theatre, La Pelanda.

Per questo Short Theatre 2025 ha deciso di dedicare all’ospitalità parte delle relazioni di rete e degli scambi istituzionali che il festival genera, trasformando in spazio di ricerca e creazione i luoghi esterni che ci sono stati offerti o che abbiamo chiesto di utilizzare. Il festival cerca di iniziare un percorso che lo porterà ad attivarsi al di là del suo programma di spettacoli, offrendo l’utilizzo di spazi altri anche a gruppi, artiste ed artisti che non appaiono nel suo calendario.

È il caso di Giulia Scotti, Fabritia D’Intino e Marta Olivieri ospiti per un periodo di ricerca, svincolata dalla produzione, nelle sale del Teatro India in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale.

Gli spazi del Teatro India si animano anche grazie alla collaborazione con Da.Re. Dance Research e con il progetto Playground for New Voices. Grazie alla prima, Short Theatre 2025 ospita la residenza di Manuela Cirfera, Enrico Frisoni, Alba Nannini e Leo Schifino con Davide Uccellari e Filippo Lilli; grazie alla seconda, Frani Dibiase e Roberto Leandro Pau portano avanti la loro ricerca aprendola al pubblico in un momento dedicato.

Lo Spazio Rossellini ospita, attraverso la collaborazione con ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, una settimana di residenza di Alexia Sarantopoulou., in sinergia con Bluemotion.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita, grazie a Orbita Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, le ricerche di Miranda Secondari (per la quale è previsto anche un incontro con il pubblico) e di Silvia Rampelli.