ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI | Max Gericke
9 settembre | 19.00
10 settembre  | 20.30
Sala 2 La Pelanda
60′Â
di Manfred Karge | titolo originale Jacke wie Hose
traduzione | Sabrina VeneziaÂ
regia | Fabrizio Arcuri
con | Angela Malfitano
set video | Lorenzo Letizia
assistente alla regia | Francesca Zerilli
produzione | TRA UN ATTO E L’ALTRO e ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTIÂ
in collaborazione con Ert-Emilia Romagna Teatro FondazioneÂ
con il sostegno della Regione Emilia Romagna
si ringrazia il Teatro di Roma e Studio Spectrum
Allievo di Bertolt Brecht, per anni stretto collaboratore di Heiner Müller, Manfred Karge (1938) è attore regista e drammaturgo tutt’ora attivo al Berliner Ensemble. Il suo testo più noto, Jacke wie Hose (Giacca come pantaloni), è un monologo suddiviso in 26 brevi quadri e ispirato a una storia vera ambientata nella Germania nazista: Ella Gericke, rimane vedova nel bel mezzo della grande crisi del 1929 e, per sopravvivere, decide di indossare i panni del marito defunto, si trasforma in lui, e di lui assume anche il lavoro di gruista. È la storia di una sostituzione radicale. Il racconto di una trasformazione che mette in questione l’identità di genere in un ambito politico e sociale. Ella occupa il posto nel tessuto sociale che era del marito, e per farlo fa della sua femminilità non un segno ma uno strumento, audace, risolutivo. Diventa il marito, e lo fa per amor suo e del marito stesso. È la storia di una trasformazione necessaria, resistente. Una critica poetica a un sistema in declino. La Germania Nazista, la forza della parola femminile, la surrealtà  di una scelta concreta e quotidiana. E poi anche il linguaggio di un teatro che vuole sempre e comunque indagare le pieghe della realtà , le derive di una crisi, l’immagine di una rivolta possibile. Max Gericke è il secondo progetto che vede la collaborazione di Accademia degli Artefatti e Tra un atto e l’altro, dopo che nel 2015 avevano prodotto e realizzato insieme FaustIn and out di Elfriede Jelinek.Â
Accademia degli artefatti si forma negli anni Novanta con l’intento di promuovere, organizzare e diffondere la cultura teatrale. L’approccio al lavoro, con le sue contaminazioni fra arte figurativa, performance e installazioni, non comporta una cifra stilistica rigida. La compagnia ha sviluppato una propria modalità  prettamente teatrale, avendo il teatro come oggetto di continua riflessione e di declinazione del reale. Tra un atto e l’altro è un’associazione  nata nel ‘99 da un gruppo di artiste e intellettuali della città di Bologna con l’obiettivo di curare un progetto teatrale dedicato alle donne e ai giovani per Bologna 2000-Città della cultura, e, in generale, di dare organicità e visibilità a diverse esperienze che incrociavano teatro e ricerca culturale. Â