RICCI/FORTE | LA RAMIFICAZIONE DEL PIDOCCHIO (hommage à Pier Paolo Pasolini)

10 settembre | 17.00 + 18.00 + 19.00 + 22.30 + 23.15
meeting room | La pelanda
30′

drammaturgia | ricci/forte
con | Giuseppe Sartori, Simon Waldvogel, Anna Gualdo, Liliana Laera, Ramona Genna
movimenti | Marta Bevilacqua
assistenti regia | Liliana Laera, Ramona Genna
direzione tecnica | Danilo Quattrociocchi
regia | Stefano Ricci
produzione | ricci/forte

ricciforte.com

Un convoglio ferroviario. Un’anticamera dell’Inferno. Un non luogo dove la fantasia diviene uno strumento per resistere alla barbarie e la poesia umana si trasforma in un antidoto per combattere la deriva consumistica dominante, la possibilità di non alzare bandiera bianca. In fondo, questo rifugiarsi in una porzione di mondo – un binario, una toilette o un vagone ristorante – non è altro che una gabbia all’interno di un preciso disegno politico. Il conservatorismo traccia i suoi confini. La scuola, la televisione, la finta eleganza dei quotidiani e i TG di prima serata, tutto contribuisce a livellare questo Paese verso il basso. In quel treno, che attraversa le odierne periferie, si respira la nostra storia: l’Italia del boom, l’Italia delle stragi, l’Italia della crisi. Sviluppo, bombe, precarietà: un triplo boom!
Ci resta solo la possibilità di esercitare una personale resistenza: esercizi per mettersi in gioco recuperando una fisarmonica del senso; esercizi per non nascondere il proprio cuoio capelluto sotto un secchiello di sabbia. Sul proletariato urbano la Storia scivola come pioggia attraverso i tombini lasciando, insieme alle ultime note di una hit e zero scintille di rivoluzione, un’esistenza consumata senza sussulto.
Se si entra in questa fucina dove ricci/forte creano, non si può essere solo spettatori: la prossimità rende attivi malgrado la nostra volontà, il pensiero si contamina con l’azione, la visione si fa subito presa di parola. Quel non-luogo parla di tutti i nostri luoghi.
Il titolo della performance è tratto da un verso di Petrolio di Pasolini, a cui ricci/forte si legano naturalmente per allineamento politico/artistico e sguardo sulle storie che raccontano il nostro presente. 

Stefano Ricci e Gianni Forte si incontrano al Teatro Stabile di Palermo alla fine degli anni 90: attori neo-diplomati alla Silvio d’Amico con la passione per la scrittura, non si riconoscono nelle esperienze fatte fino a quel momento. Migrano a New York, dove studiano drammaturgia con Edward Albee. Abbandonano la pratica attoriale per dedicarsi sempre più alla ricerca autoriale, fino a fondare, nel 2007, la compagnia che porta il loro nome. Scrivono di tutto: per il teatro, ma anche cinema e televisione – e forse proprio quest’esperienza dona al duo la capacità di affrontare con una forza originale tante croci e delizie dell’immaginario post-capitalista contemporaneo. Negli ultimi anni hanno rappresentato la scena italiana in Europa e nel mondo. 

Data

10 Set 2017

Ora

22:30

Costo

9€ / 7€ ridotto (under 25, over 65)

Maggiori informazioni

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Luogo

La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani 4
Categoria
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