DEWEY DELL | Sleep Technique

16 settembre | 21.30
Sala 1 | La Pelanda
60′

deweydell.com 

concept di | Dewey Dell: Agata, Demetrio, Teodora Castellucci, Eugenio Resta
con | Agata, Teodora Castellucci, Ivan Björn Ekemark, Enrico Ticconi
coreografia | Teodora Castellucci
musica originale | Demetrio Castellucci (electroacoustics, granular synthesis, field recordings, con una sorgente sonora | Chris Watson – “Lioness Threatens Male, Itong Plains, Kenya”© 1998 Touch ), Massimo Pupillo (bass, electronics)
scena e luci | Eugenio Resta
voce | Attila Csihar
costumi | Guoda Jaruševiciute
con il contributo dell’archeologa Dominique Baffier
grazie a | Stefano Pilia, Benas Staškauskas, Stefaan Van Akoleyen
produzione | Dewey Dell 2017
coproduzione | Societas, PACT Zollverein, BIT Teatergarasjen, Brut Wien, Tanzfabrik Berlin (col sostegno di Regierender Bürgermeister von Berlin – Senatskanzlei – Kulturelle Angelegenheiten)
con la collaborazione di Buda Kunstencentrum, Dialoghi – Residenze della arti performative a Villa Manin, Ateliersi, Menu Spaustuvė.

Lo spettacolo è una risposta, una risposta alle domande che pone la caverna di Chauvet-Pont d’ Arc in Ardèche, Francia. La percezione di ciò che è rimasto della vita del passato profondo è filtrata da occhi molto lontani da quell’antico modo di vivere e di comprendere. Eppure avvertiamo la sensibilità degli antenati così vicina a noi, come se i loro miti e riti primitivi potessero ancora essere profondamente presenti. Dal tempo lontano arriva qualcosa che ci squote, un’eco che da un’altra vita ci raggiunge. Anche se i significati originali sono spariti nelle pieghe del tempo e solo la memoria di qualche elemento resiste, le tracce che rimangono vanno ben oltre il bisogno di un significato. Quando entriamo in una caverna e contempliamo le pitture preistoriche dei nostri antenati avvertiamo lo sguardo che il passato ci rivolge, uno sguardo così simile a quello che noi rivolgiamo al passato. La loro arte, nascosta nelle viscere più buie delle montagne, sembra reclamare una risposta da un abisso temporale. Questo spettacolo è un tentativo di dialogo, una risposta impossibile alla ricchezza infinita di quello che ci è pervenuto dai primi homo sapiens sapiens nella caverna di Chauvet-Pont d’Arc, scrigno di pitture e incisioni di 36.000 anni raffiguranti diverse specie animali e una poco riconoscibile figura umana. L’approssimazione del tratto sulla roccia conferisce al figurato un forte dinamismo e un’inesauribile energia. Attraverso il buio del teatro possiamo ripercorrere le sale della grotta, credendo di avvicinarci al passato, senza allontanarci da noi. 

Nel 2007 a Cesena nasce Dewey Dell, una compagnia di danza formatasi dall’unione di quattro ragazzi: Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta. I quattro fondatori della compagnia condividono attitudini in ambiti diversi su cui investono personalmente, senza rinunciare a una costante modellatura collettiva dei materiali. Dewey Dell ha creato à elle vide (2007), KIN KEEN KING (2008), Baldassarre (2009), Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti (2010), Grave (2011/12), Marzo (2013) e numerose performance di live concert e musica elettronica. Attualmente divisa tra Berlino e Cesena la compagnia sta lavorando a nuove forme di sperimentazione legate alla danza che possano coinvolgere forme d’arte tra loro diverse. 

 

Data

16 Set 2017

Ora

21:30

Costo

9€ / 7€ ridotto (under 25, overs 65)

Maggiori informazioni

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Luogo

La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani 4
Categoria
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