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Cosa significa essere unə danzatorə quando la danza è vietata, come accade in Iran? Come ci si sente a non poter fare qualcosa cui si è dedicata tutta la vita? Partendo da queste domande, la drammaturga Nasim Ahmadpour e il regista Ali Asghar Dashti creano uno spettacolo fatto di parole. Sul palco, due performer completamente immobili descrivono i movimenti che avrebbero fatto se avessero potuto ballare. È la parola che descrive – un gesto della mano, un passo verso il lato – a dar vita a una coreografia immaginata, che non può più essere realizzata. Il racconto, dettagliato e intenso, della danza si intreccia con episodi della storia recente iraniana, come quella del regista teatrale Hamid Samandarian, a cui fu vietato di lavorare nei teatri all’inizio degli anni Ottanta. La sua compagnia decise invece di aprire un ristorante: lo stress del momento in cui arrivano lɜ primɜ clienti non è forse lo stesso di quando il pubblico entra in sala? Si può smettere di essere ciò che si è? Prendendo in prestito il titolo da un verso di una canzone, We Came to Dance è una potente lettera d’amore al palcoscenico.
Questo lavoro rappresenta la seconda parte del progetto “Tables”, una serie in quattro parti ideata e creata da Nasim Ahmadpour. In questa serie, quattro registɜ interpretano ciascunɜ una singola forma scenica attraverso quattro performance, ognuna delle quali esplora un tema diverso.
Con oltre 30 anni di attività teatrale, Ali Asghar Dashti è uno dei più attivi registi ed educatori teatrali iraniani. È cofondatore e direttore del Don Quixote Theatre Group e ricopre il ruolo di CEO dell’Interdisciplinary Cultural-Artistic Institute: Nomi e Firme. Nel corso della sua carriera, Dashti ha diretto più di 25 produzioni sia in Iran che a livello internazionale, ottenendo notevoli riconoscimenti in vari festival e forum artistici internazionali. Come educatore, ha insegnato all’Università di Teheran e alla Tehran Art University ed è stato attivamente coinvolto come manager, consulente e membro di comitati artistici e festival. I suoi contributi di ricerca e scrittura coprono numerose discipline artistiche, tra cui tesi, libri e articoli. Dashti è anche istruttore e consulente in laboratori e seminari teatrali, consolidando ulteriormente il suo impatto sulla comunità teatrale iraniana.
Nasim Ahmadpour è regista teatrale, drammaturga e sceneggiatrice. Ha co-fondato il gruppo teatrale Don Quixote a Teheran nel 2003. Da allora ha scritto otto opere per il gruppo. Ahmadpour ha co-scritto le sceneggiature di cinque cortometraggi e lungometraggi con il regista Shahram Mokri. Fish & Cat e Careless Crime sono stati presentati alla Mostra del Cinema di Venezia rispettivamente nel 2014 e nel 2020, mentre Invasion è stato presentato al Festival di Berlino nel 2018. La sceneggiatura di Careless Crime è stata nominata al Festival del Cinema Asia-Pacifico e premiata come migliore sceneggiatura originale alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020. La sua opera teatrale, The Report on the Judgment Day, è stata rappresentata in una sala sotterranea privata di Teheran e il suo testo è stato presentato alla Biennale Performa di New York nel 2023. Il suo ultimo lavoro come regista è stato la regia di England di Tim Crouch.
ideazione, creazione e drammaturgia Nasim Ahmadpour
regia Ali Asghar Dashti (per conto di Nasim Ahmadpour)
interpreti Hamid Pourazari, Ilnaz Shabani
con la presenza di Nasim Ahmadpour, Ali Asghar Dashti
supervisione del progetto Shahram Mokri
coreografie Mostafa Shabkhan
video Mohammadreza Rahmati
disegno luci Niloofar Naghibsadati
graphic design Farhad Fozouni
tecnologia Jafar Hejazi
assistente alla regia Fatemeh Rouzbahani
produzione Don Quixote Theatre Group
co-produzione BAM teatro, Kunstenfestivaldesarts
diffusione ART HAPPENS
in collaborazione con il MAXXI L’Aquila in occasione di Performative05
sovratitoli a cura di Triennale Milano Teatro; traduzione in italiano di Laura Artoni
si ringrazia Festival d’Automne di Parigi
ph. Beatrice Borgers