8–9 settembre | 20:00

Teatro India – Sala Oceano

danza

1 h

°°

prima nazionale

€20 / €15 ridotto

Anne Teresa De Keersmaeker & Rabih Mroué

A little bit of the moon

Prende nuovo corpo la collaborazione tra Short Theatre 2025 e Romaeuropa Festival, che apre il settembre romano portando per la prima volta in Italia un lavoro a sua volta frutto di un incontro speciale e di una condivisione. Su invito del Festival d’Automne di Parigi, Anne Teresa De Keersmaeker e Rabih Mroué – due tra le figure artistiche più significative nella scena contemporanea internazionale – si uniscono per la prima volta nella pièce A little bit of the moon.

Anne Teresa De Keersmaeker, fervida e rigorosa innovatrice belga della coreografia dai primi anni Ottanta e Rabih Mroué, autore e regista teatrale dal Libano, creatore di un teatro multimediale e politico, hanno condiviso per dieci mesi pensieri, dubbi e domande su politica, arte e vita. Da questo incontro nasce A little bit of the moon, una performance che si muove sul confine tra danza e teatro nel tentativo di generare uno spazio intimo tra due persone. Nell’apertura generata dall’amicizia come gesto politico in un presente di morte e terrore, movimento e parola coesistono senza che nessun elemento prevalga sull’altro. Racconti, musica, poesia e frammenti coreografici si intrecciano in un dialogo raccolto fatto di materiali d’archivio, testi e gesti sospesi tra passati effimeri e un futuro oscuro, tra personale e universale.

 


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Nel 1980, dopo gli studi alla Mudra School di Bruxelles e alla Tisch School of the Arts di New York, Anne Teresa De Keersmaeker (1960) crea Asch, il suo primo lavoro coreografico. Due anni dopo debutta Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich. Nel 1983 fonda la compagnia Rosas a Bruxelles e dà vita a Rosas danst Rosas. Da queste opere fondative, il suo percorso coreografico si sviluppa attraverso un’esplorazione rigorosa e prolifica del rapporto tra danza e musica. Con Rosas costruisce un vasto repertorio che attraversa epoche e linguaggi musicali, dalla musica antica ai codici contemporanei e popolari. La sua pratica coreografica attinge anche a principi formali della geometria, a strutture numeriche, al mondo naturale e alle forme del vivere sociale, per comporre una visione radicale del corpo nello spazio e nel tempo. Nel 1995 fonda a Bruxelles P.A.R.T.S. – Performing Arts Research and Training Studios. Negli ultimi dieci anni, il suo lavoro si apre anche al dialogo con le arti visive, attraversando luoghi come il Louvre, la Tate Modern, il MoMA. Nel 2023 crea EXIT ABOVE con un cast di 13 danzatorə, nel 2024 IL CIMENTO, rileggendo Le Quattro Stagioni di Vivaldi. Nell’estate 2025 sarà in scena con BREL, nuova creazione realizzata insieme al danzatore e coreografo Solal Mariotte.

Nato a Beirut, vive a Berlino. Rabih Mroué è regista, attore, artista visivo e drammaturgo. Radicato nel linguaggio teatrale, il suo lavoro si espande attraverso video e installazioni, elaborando una pratica che da oltre trent’anni interroga le forme della scena. Dal 1990 realizza spettacoli, performance e opere video che cercano relazioni alternative e contemporanee tra i linguaggi del teatro e gli altri codici dell’arte e della visione. La sua ricerca destabilizza continuamente i confini stessi della rappresentazione e le definizioni convenzionali di “teatro”. È contributing editor per The Drama Review/TDR (New York), co-fondatore e membro del consiglio del Beirut Art Center (BAC), e fellow presso l’International Research Center: Interweaving Performance Cultures alla FU di Berlino (2013–2014). Dal 2015 al 2019 è stato regista associato dei Münchner Kammerspiele (Monaco). Ha presentato i suoi lavori in numerosi contesti internazionali, tra cui dOCUMENTA (13) – Kassel, CA2M – Madrid, The ICP Triennial e MoMA – New York, Centre Pompidou – Parigi, SALT – Istanbul, e altri ancora.

 


ideazione, regia, interpretazione Anna Teresa De Keersmaeker e Rabih Mroué
direzione tecnica, suono e luci Thomas Köppel
prodotto e commissionato da Festival d’Automne à Paris, dicembre 2024
coproduzione MC93 e Fondation Fiminco (Parigi)

in co-realizzazione con Romaeuropa Festival

 

ph. Herman Sorgeloos