CUT/ANALOGUE non né un catalogo, non è una rivista. È un ibrido tra le due. Taglia il catalogo nel suo consumo temporaneo e rilancia l’analogia con il periodico attraverso scritture variate da saperi, posizionamenti, assemblaggi di immagini, operazioni, teorie a ridosso delle pratiche artistiche. Si rivela nella precipitazione del festival, ma continua a proliferare durante l’anno, di latenza—nel traffico della progettazione, nelle relazioni che la fondano, nelle letture che la alimentano, negli annodamenti affettivi che la fermentano.
CUT/ANALOGUE suggerisce affioramenti testuali situati ed estemporanei che si manifestano per diffrazioni/disgiunzioni/rimembranze/sconfinamenti, che si implicano a vicenda.
Non vuole contribuire a riempire il pozzo della comunicazione ma fomentare le forme della ricezione. Per farlo agisce attraverso quattro sezioni in interferenza: ECOTONI, COMBIN/AZIONI, VIANDANZE, TURBOLENZE.
ECOTONI è la sezione che apre agli immaginari provenienti da altri mondi concettuali, discorsivi, materiali, in “forma di estratto”. Funge da transizione tra ecosistemi adiacenti suggerendo spostamenti graduali, nella tensione oscillatoria dell’in-tra.
COMBIN/AZIONI è la sezione delle conversazioni, spazio per un materiale che si attiva in una reciproca implicazione. Campo di possibilità discorsive che si generano come mescolanze dinamiche tra soggetti, situate in un tempo, contingenti.
VIANDANZE è la sezione delle scritture in interdipendenza dinamica con le pratiche artistiche e le opere presenti al festival (e altrove). Propone una forma di prossimità somatica tra chi osserva e chi è osservato per far balenare pensieri sul sensibile che avviene in scena.
TURBOLENZE è la sezione delle tracce, traiettorie, tragitti in forma di note, contrassegni, chiose dei/delle artist_. Assemblaggi agitati dalla creazione, diventano luogo di transito nello scintillio irrequieto e mescolato del fare.
CUT/ANALOGUE
LATEST POSTS

Memorie e catture
Beatrice Del Core in conversazione con CIRCA | Laura Accardo, Eleonora Mattozzi, Maria Giovanna Sodero, collettivo di ricerca audiovisiva che dal 2019 attraversa Short Theatre e racconta il festival

Hydrofeminism
Estratto da Astrida Neimanis in Undutiful Daughters: Mobilizing Future Concepts, Bodies and Subjectivities in Feminist Thought and Practice

Palcoscenici Fantasma
Estratto Plauteaux Fantasmatiques di Bernard Vouilloux, tradotto in italiano per la serie Short Books di NERO editions.

Passaggi di stato e di energia
Beatrice Del Core in dialogo con Marta Bellu e Lucia Lucioli, che portano a Short Theatre 2022 I versi delle mani.

ALTRI TIPI DI GUASTI
appunti prima di partire per il prossimo laboratorio Almeno Nevicasse di Francesca Sarteanesi

Percuotere il suono
Conversazione con Enrico Malatesta, che porta a Short Theatre 2022 il laboratorio I Lift One Stone and I Am Thinking, a partire dai testi del poeta Robert Lax.

Wild Things
Estratto dalla prefazione di Wild Things di Jack Halberstam, in uscita per minimum fax nel 2023

The Dancing Public
Bojana Cvejić in conversazione con Mette Ingvartsen Bojana Cvejić A quando risale l’idea di The Dancing Public? Cosa ti ha spinto a investigare i fenomeni

Materie vibranti e politiche affettive
Testo rielaborato a partire da alcune riflessioni contenute in Ilenia Caleo, Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista., Bulzoni Editore, Roma 2021

Sottrarsi alla stasi
Sull’incontro con Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano di Fiorenza Menni

QUESTO È IL MIO CORPO
Intervista di Rachel Brumana all’artista e attivista Renata Carvalho a partire dal lavoro Manifesto Transpofagico.
