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IN BREVE ⟶ Una voce sola fa eco a una moltitudine di altre. Con forza e delicatezza, nel solo a capella Dorothée Munyaneza fa spazio a un repertorio di canzoni ruandesi e ad altre interpretate in diverse lingue, dando corpo-voce a coloro di cui non è dato sapere. Un tessuto prezioso che ricongiunge assente e presente, passato e futuro, in un’esecuzione vocale senza orpelli e linee musicali.
Nell’“agone performativo” del suono, ascoltabile e inascoltabile, dicibile e indicibile sono dimensioni che descrivono la vischiosità di qualcosa che ci appare scorrere immediata e senza impedimenti. Alcune voci, invece, si smarriscono nel tempo, nello spazio, nel dolore. Nel solo a capella Dorothée Munyaneza fa spazio a un repertorio di canzoni ruandesi e ad altre interpretate in diverse lingue, dando corpo-voce a coloro di cui di solito non ci è dato sapere.
Con forza e delicatezza, Dorothée Munyaneza compone un tessuto prezioso che ricongiunge assente e presente, passato e futuro, in un’esecuzione vocale senza orpelli e aggiunte di linee musicali. La sua presenza si fa corpo archivio di sonorità piene di memorie mobili e storie interconnesse.
Dorothée Munyaneza sarà presente a Short Theatre 2024 anche nella sezione RECIPROCITY con il workshop Reflecting the Times.
Dorothée Munyaneza è artista multidisciplinare che usa musica, canzoni, testo e movimento per affrontare la rottura come forza dinamica. Munyaneza si ispira a storie realmente accadute, interpellando corpo, memoria e il nostro tempo per creare uno spazio di risonanza. Originaria del Rwanda, si trasferita in Inghilterra con la famiglia nel 1994, ha studiato alla Jonas Foundation di Londra, e musica e sociologia a Canterbury, prima di trasferirsi in Francia. Ha collaborato con François Verret, Radouan Mriziga, Alain Mahé, Jean-François Pauvros, Robyn Orlin, Ko Murobushi, Nan Goldin, Stéphanie Coudert, Rachid Ouramdane, Maud Le Pladec, Alain Buffard, Maya Mihindou e Ben LaMar Gay. Nel 2013 ha fondato la compagnia Kadidi a Marsiglia. Ha tradotto in francese Hopelessly Devoted di Kae Tempest, che metterà in scena a novembre su invito del Bouffes du Nord di Parigi. Al momento è artista associata al Théâtre National de Chaillot e la Maison de la Danse e la Dance Biennale di Lione, e residente alla Fondation Camargo.
concepito e ideato da Dorothée Munyaneza
costumi Stéphanie Coudert
produzione Cie Kadidi et Mascaret Production
co-produzione Lafayette Anticipations
con il supporto di Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea
ph. Christel Arras