12 settembre | 19:30

La Pelanda – Studio 1

spettacolo – conferenza

50′

in inglese con sovratitoli in italiano

 


 

Questo spettacolo è incluso nell’abbonamento Combo Non-academic lectures insieme a Make me stop smoking! Qui trovi tutti gli abbonamenti e le combo.

€15 / €10 ridotto

Rabih Mroué

Before Falling Seek the Assistance of Your Cane

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Un manifesto al Kunstverein di Salisburgo avverte di un raid aereo. Un passante lo vede e chiama la polizia. La polizia lo considera una minaccia immediata e inizia a evacuare l’edificio. In realtà il manifesto fa parte di una mostra dell’artista Rabih Mroué. Riproduce un volantino sganciato sull’Iraq dall’esercito americano per avvisare dell’imminente bombardamento – una pratica tanto comune quanto cinica, quella di avvisare prima di un raid aereo.

Nella sua lecture “non accademica” Before Falling Seek the Assistance of Your Cane Rabih Mroué utilizza gli eventi di Salisburgo come esempio per sollevare domande sul rapporto tra arte e vita pubblica. Come può un oggetto d’arte trasformarsi in una minaccia? Combinando questioni estetiche con fatti della realtà sociale e politica, Rabih Mroué indaga come le immagini e le storie possano essere manipolate, costruite e strumentalizzate quando finzione e realtà si fondono.

Le “conferenze non accademiche” di Rabhi Mroué sovvertono, attraverso la prospettiva della performance, il principio della conferenza, passando dalla presentazione alla rappresentazione e dalla realtà all’immaginazione, rendendo volutamente ambigua la natura del discorso – autorevole e oggettivo – che porta in scena.

 


Before Falling Seek the Assistance of Your Cane è parte della serie “Non-academic lectures” di Rabih Mrouè, che a Short Theatre 2025 presenta anche Make me stop smoking, l’11 settembre, e A little bit of the moon, insieme a Anne Teresa De Keersmaker, l’8 e il 9 settembre.

 


Rabih Mroué è nato a Beirut, in Libano, nel 1967 e attualmente vive a Berlino. Attore, regista, artista visivo e drammaturgo, ha scritto e diretto diversi spettacoli, tra cui Who’s afraid of representation (2005), How Nancy wished that everything was an April fool’s joke (2007), Photo-Romance (2009), 33 rpm and a few seconds (2012), So little time (2016), Borborygmus (2019), Sunny Sunday (2020) e Hartaqāt (2023) in collaborazione con Lina Majdalanie. Il suo lavoro, all’incrocio tra teatro, performance e arti visive, sfuma i confini tra realtà e finzione, utilizzando video, fotografie e documenti storici per sfidare l’egemonia dell’archivio. È anche redattore di The Drama Review (New York) e cofondatore del Beirut Art Center (BAC). Rabih Mroué è stato anche membro del Centro Internazionale di Ricerca: Interweaving Performance Cultures della Freie Universitat di Berlino nel 2013-2014. Poi, dal 2015 al 2019, è stato direttore del Münchner Kammerspiele in Germania. Il suo lavoro è stato presentato in molti Paesi, tra cui il Museo Reina Sofia di Madrid, il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi.

 


prodotto da Rabih Mroué

 

ph. Christian Schuller