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“Voglio partire dalla danza come pratica inspiegabile, ingiustificabile, percepibile e vivibile e attraversabile, disegnarla come esperienza completa, forse antica. Accordare spazio al sapere eccellente che è stare nel corpo, che non ha bisogno di essere contestualizzato, immaginando di liberarlo dal giogo stretto della relazione con la teoria, con il contesto, con la giustificazione.
Un funerale di tutte le cose che non possiamo più reggere.”
– Giorgia Ohanesian Nardin
Whatever I am / let it be seen è un’elegia, una preghiera, porta il tono della tragedia. Un canto liturgico per tutto quello che sta tornando alla terra, per essere trasformato. Una comunanza con gli spiriti, un modo elementare di stare nel corpo. Riprende la dimensione esperienziale della danza, l’importanza centrale di ciò che è effimero e catartico.
In un momento in cui siamo chiamatɜ a sentire più che mai il peso schiacciante di ciò che non può essere più, Giorgia Ohanesian Nardin si rivolge al corpo e alla sua esperienza, ancorando una percezione sensibile e necessaria, trasformativa.
Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Formatasi nella danza, il suo lavoro si manifesta in movimento, video, testo, coreografia, suono, raduni e tratta della relazione tra danza, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le sue politiche e i suoi numerosi attriti. Avvia la propria pratica artistica nel 2010 in collaborazione con Marco D’Agostin e Francesca Foscarini, con cui fonda l’Associazione Culturale VAN (2014). Dal 2018 tiene regolarmente Pleasure Body, spazio di facilitazione a pratiche e conversazioni legate al piacere e al riposo, che ha attraversato spazi ed istituzioni quali: Università di Harvard, Siobhan Davies Studios, Saison Foundation Tokyo, Short Theatre Roma, Gropius Bau, Sophiensaele. Nel 2020 crea Գիշեր | gisher, lavoro multimediale sulla sua relazione con l’esperienza diasporica. Il lavoro è selezionato per LIFT Concept Touring ed è attualmente in tour. Nel biennio 22-23 il lavoro di Giorgia è prodotto e sostenuto da VIERNULVIER; è inoltre artista selezionata per Breaking the Spell, progetto di ricerca sull’etica della cura e la pratica femminista in contesti di artmaking. Il lavoro di Giorgia è prodotto e sostenuto da, tra gli altri: Associazione Culturale VAN, VIERNULVIER, Centrale Fies Art Work Space, AtelierSi, BASE Milano, Lavanderia a Vapore, Milano Mediterranea ميلانو المتوسّطيةّ.
di Giorgia Ohanesian Nardin
con F. De Isabella, Giorgia Ohanesian Nardin, Lele Tori
danza Giorgia Ohanesian Nardin
testo Giulia Crispiani, Giorgia Ohanesian Nardin
collaborazione alla scrittura F. De Isabella, Lele Tori
sguardo e affiancamento al movimento Elena Giannotti
domande e affiancamento alla drammaturgia Jamila Johnson-Small
disegno e manifattura costumi Max Simonetto naturaviolenta
disegno del suono F. De Isabella
disegno luci Giulia Pastore, Elena Vastano
cura e realizzazione tecnica Elena Vastano
vocal coaching Giulia Impache
cura, management e produzione Giulia Traversi
organizzazione e logistica Eleonora Cavallo
amministrazione Federica Giuliano, Paola Miolano, Irene Maiolin
comunicazione Giuseppina D’Alessandro
prodotto da VAN
con il sostegno di Ministero della cultura, Regione Emilia-Romagna, Centrale Fies, Santarcangelo festival, BASE Milano, Lavanderia a Vapore (nell’ambito del progetto residenze coreografiche Lavanderia a Vapore), Le alleanze dei corpi ZEIT, CCA Glasgow (in collaborazione con Take me somewhere)
grazie Alessio, Leo, Stefania, e tutte le persone che hanno attraversato FUORIPIOVE (progetto a cura di VAN)
ph. Roberta Segata courtesy Centrale Fies