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U. (un canto) è una performance musicale, un concerto, la cui drammaturgia, curata da Alessandro Sciarroni con Aurora Bauzà e Pere Jou, è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano, composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. A interpretarla, un coro di sette cantanti con formazione ed esperienze vocali molto diversificate: Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, AnnaMaud Le Pladec paola Trevenzuoli.
La prima intuizione sulla ricerca nasce grazie a una commissione della Fondazione Cartier che invita l’artista, assieme al musicista francese Alexis Paul, a co-curare una delle sue Soirées Nomades, in cui alcune formazioni soliste e cori vocali sono invitate a eseguire a cappella il proprio repertorio negli spazi della Triennale di Milano. Un primo corpus di composizioni che fa emergere l’ossatura di U., che prende corpo come drammaturgia musicale dove i canti si susseguono, alternando le scritture originali a profondi e lunghi silenzi che avvolgono i corpi degli/lle interpreti nel loro avanzare sul palco.
Oltre alla sapienza e alla bellezza della musica di queste composizioni, sono i testi a generare lo stupore più grande. Cantano della relazione tra l’essere umano e la natura, del tempo che passa scandito dalle stagioni e dal lavoro nei campi, della relazione tra l’elemento umano e quello divino. Raccontano della bellezza e della meraviglia dinanzi alla natura, di valori come pietà, compassione, perdono, tolleranza, sopportazione. Narrano dell’accettazione dei limiti umani rispetto al mistero dell’esistenza, della fragilità della vita, della sua transitorietà, della gioia e del privilegio di poterla vivere.
Muovendo nella forza di una tradizione ancora profondamente viva, i/le performer di U. consegnano al pubblico la memoria di ciò che eravamo, per rigenerarla e trasformarla:
“Amo il profumo che vien dalla tua terra
amo la luce e il colore del tuo cielo”
Alessandro Sciarroni è attivo nell’ambito delle performing arts e ha una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori partono da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, facendo ricorso a un impianto teatrale e sono ospitati in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, Nord America, Sud America e Asia. Nelle sue creazioni coinvolge artisti provenienti da diverse discipline, facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Nel 2019 la Biennale di Venezia gli assegna il Leone d’Oro alla carriera per la danza. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE – PARIS.
Aurora Bauzà è una compositrice, performer e artista scenica di Barcellona. Insieme a Pere Jou, ha creato opere che esplorano la voce umana e la sua relazione con il corpo, lo spazio, l’acustica o la luce, tra cui: I AM (T)HERE (2019), WE ARE (T)HERE (2021), AQUÍ I NO ALLÀ (2021). Di recente ha debuttato il pezzo performativo e musicale per 5 cantanti A BEGINNING #16161D, co-prodotto da L’Auditori di Barcellona e dal Centre Choréographique National d’Orleans (Francia). Bauzà affianca al suo ruolo di creatrice scenica collaborazioni con altri artisti come Alessandro Sciarroni, Ça Marche, Pere Faura, ecc. che influenzano il suo lavoro e la sua ricerca scenica.
Pere Jou è un compositore che lavora con il corpo. Il fulcro della sua ricerca è la voce umana e la sua relazione con il corpo e la composizione coreografica. Si occupa di trovare nuovi modi di rappresentare la musica, di renderla visibile, mobile, tangibile. Si avvicina alla musica con un pensiero coreografico e alla coreografia con una prospettiva acustica e musicale. Concettualmente, è molto interessato ai processi di creazione del significato, in particolare a quelli legati all’identità, sia individuale che collettiva. Jean Baudrillard, la musica barocca ed elettronica e un amore disinibito per la cultura mainstream hanno influenzato le sue idee e i suoi pensieri. È anche legato al lavoro di artisti come Alessandro Sciarroni, Maud Le Pladec o Sonia Gómez, con i quali ha collaborato come compositore e/o esecutore.
di Alessandro Sciarroni
con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli
casting, direzione musicale, training vocale Aurora Bauzà & Pere Jou
collaboratore training vocale Oussama Mhanna
casting, consulenza drammaturgica, training fisico Elena Giannotti
styling Ettore Lombardi
disegno luci e cura tecnica Valeria Foti
suono Francesco Rofi Pallone
cura, consiglio e sviluppo Lisa Gilardino
amministrazione e produzione esecutiva Chiara Fava
casting, relazioni stampa e comunicazione Pierpaolo Ferlaino
social media Giulia Traversi
produzione Corpoceleste_C.C.00#, MARCHETEATRO –
coproduzione progetto RING (Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza – Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale), CENTQUATRE – PARIS, Festival D’Automne à Paris, Snaporazverein, Maison de la Musique de Nanterre
in collaborazione con Centroper la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
con il supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels
ph. Alessandro Sciarroni