sabato 5 | 18:00
WeGil - Piazzetta
incontro pubblico
1h 30’

ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite

Elsa Dorlin

Ancora oggi, nonostante gli insegnamenti della storia, alcune vite contano così poco che si può sparare alle spalle di un adolescente e sostenere che sia aggressivo, armato e minaccioso. Un disarmo organizzato che contrappone i corpi “degni di essere difesi” a coloro che, disarmat_ o res_ indifendibil_, rimangono espost_ alla violenza del potere dominante, contro il quale, nel corso della storia, si sono spesso opposte lotte e movimenti di liberazione: dalle suffragette ju-jitsu alle pratiche di insurrezione del ghetto di Varsavia e le Black Panther, passando per le brigate queer e i movimenti di resistenza contemporanei. Una storia disseminata della difesa che Elsa Dorlin, filosofa e intellettuale, traccia nel suo ultimo testo Difendersi. Una filosofia della violenza (Se défendre. Une philosophie de la violence 2020), edito da Fandango.

Dopo quello della scorsa edizione tenuto da Françoise Vergès, quest’anno la scalinata di WeGil ospiterà un incontro pubblico con Elsa Dorlin, la quale affronterà i temi al centro della sua ricerca e del suo pensiero: quelli della violenza del potere, della repressione strutturale e strutturata che alcuni corpi si trovano a subire da sempre, dell’intreccio tra colonialismo, patriarcato e disarmo. Una lectio aperta in collaborazione con il Master di Studi e Politiche di genere dell’Università di Roma Tre e la casa editrice Fandango, nello storico palazzo di Trastevere riaperto dalla Regione Lazio dal 2017, che Short Theatre già dallo scorso anno abita e attraversa in modo non neutrale, cogliendo l’occasione per riflettere sull’eredità architettonica del ventennio fascista e quella – forse mai davvero risolta – del colonialismo italiano. Una riflessione che è importante fare collettivamente mettendo in primo piano i temi dell’oppressione razzista e patriarcale, sulla scia del pensiero decoloniale e femminista.

Elsa Dorlin è professoressa di Filosofia all’Università di Paris 8. È autrice di La matrice de la race. Généalogie sexuelle et coloniale de la Nation française (La Découverte, 2006, 2009) e Sexe, genre et sexualités. Introduction à la théorie féministe (PUF, 2008). È una delle collaboratrici del lavoro collettivo Vulnerability in Resistance (Duke U.P., 2016).