Figlio di Cane | Attilio Scarpellini — Anticipation of the Night 2024

Attilio Scarpellini in dialogo con Lorenzo Pavolini
con letture di Attilio Scarpellini e Gabriele Portoghese

Figlio di cane è una pièce del filosofo e critico teatrale Attilio Scarpellini, nel 2024 Mimesis Edizioni ha deciso di pubblicarne il testo con una prefazione del critico Andrea Cortellessa e la postfazione dell’autore François Grosso. La casa editrice sceglie quest’anno di aggiungere a una ben nota collana di filosofia e teatro una scrittura intesa e radicale come quella di Scarpellini – questa volta incentrata sulle orme della memoria e la fragilità di Vladimir Slepian.

Una panchina. Due uomini. Siedono uno con le spalle all’altro, come sui due lati di un nastro di Moebius. Si parlano, ma non si raggiungono, una parete sottile li separa. Uno interroga la propria memoria lacunosa. L’altro ha fame e vorrebbe diventare un cane. Da un dialogo d’ombre risorgono la figura e le parole di Vladimir Slepian, artista e scrittore “senza opera”, cinico vagabondo del pensiero nella Parigi degli anni Settanta che, fuggito dall’Unione Sovietica, pubblicò un unico racconto, Fils de chien.