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Solo, o quasi, sul vecchio litorale tra ruderi di antiche civiltà, Ravenna Ostia, o Bombay – è uguale – con Dei che si scrostano, problemi vecchi – quale la lotta di classe – che si dissolvono…
Pier Paolo Pasolini, Una disperata vitalità (1964)
Ponendosi in bilico fra cartografia, soundwalk e documentario sonoro, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi compongono una drammaturgia partecipata per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Nuova Ostia. Guidatə da un gruppo di artistə, attivistə e residenti nell’esplorazione del quartiere, Agnese e Massimo hanno raccolto registrazioni ambientali, conversazioni e interviste, attraversando un territorio complesso, illuminato da quella “luce straziante” in cui Pasolini aveva immaginato di decomporsi. Un quartiere isolato dal resto della città a causa di una ferrovia obsoleta e malfunzionante, l’ultimo avamposto prima della gentrificazione, un approdo per circensi, religiosə, persone in cerca di un luogo da chiamare casa. Abbandonatə dalla città, lə Ostiensi, hanno sviluppato pratiche di occupazione abitativa e culturale, e pratiche collettive di gestione del bene comune. Forme di resistenza contro l’abbandono.
Nel 2022 Agnese Cornelio e Massimo Carozzi, dopo un periodo di attraversamento e dialogo con quella parte di Roma incastrata tra il mare e la foce del Tevere, hanno immaginato e costruito una performance partecipata in forma di soundwalk, 00121 Ostia: etnografia sonora.
È stato un intervento profondamente generativo: il gruppo di persone coinvolto nel progetto, ha attivato autonomamente un percorso di formazione sulla creatività sonora e acustica – Sonodramma – mentre Cornelio e Carozzi ne hanno prodotto una versione radiofonica che andrà in onda su Radio Tre con il titolo Tra il fiume e il mare; ora tutte queste traiettorie si ritrovano di nuovo a Ostia nel programma di Short Theatre 2023, con un approfondimento del lavoro, sempre in forma di passeggiata sonora dal titolo La linea immaginaria.
Al pubblico è consentito di insinuarsi in questo intreccio di voci e suoni, una sorta di documentario acustico. È chi ascolta, infatti, muovendosi tra i luoghi della mappa, a realizzare il montaggio, in un’esperienza di contemplazione dello spazio urbano che fonde realtà e immaginazione.
Massimo Carozzi è artista visivo, musicista e sound designer, esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. Si è occupato del sound design di numerosi documentari, film, spettacoli teatrali e di danza, in solo e collaborando con scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Nel settembre 2000 con Anna Rispoli e Anna de Manincor fonda Zimmerfrei, con cui partecipa a mostre collettive e personali, festival cinematografici, musicali e teatrali, in Italia e all’estero
Nata in Italia e cresciuta artisticamente tra Germania e Benelux, Agnese Cornelio è una regista video e teatrale il cui lavoro incrocia performance e film. Ha realizzato numerosi progetti per teatri di lingua tedesca e italiana e per festival internazionali. Il suo documentario Fondata sul lavoro è stato premiato come miglior film sperimentale al Firenze Film Festival nel 2019. Dal 2020, insieme a Massimo Carozzi realizza diversi lavori sonori, di cui alcuni presentati nella trasmissione Tre Soldi di Radio3.
ideazione e realizzazione Massimo Carozzi e Agnese Cornelio
ricerche e contenuti in collaborazione con Flavio Del Gracco, Federica Balducci, Laura Schettino, Ivan Gasbarrini, Chiara De Angelis, Dafne Rubini
produzione AREA06 nell’ambito di fermento \\\ territori suoni moltitudini
con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo, vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali
in collaborazione con Teatro del Lido di Ostia, Alter Eco
ph. Maria Giovanna Sodero _ fermento \\\ territori suoni moltitudini