6 - 18 settembre | Dal tramonto
WEGIL
installazione

Andrea Lo Giudice

A+G

Se vuoi ascoltare l’audiodescrizione di questa pagina clicca qui.

A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.

 


Andrea Lo Giudice è un artista visivo diplomato in Pittura e Scultura e Nuove Tecnologie all’Accademia di Belle Arti di Roma; è co-fondatore dell’artist-run space Porto Simpatica e del collettivo Fuochi Allegri, gruppo indipendente multidisciplinare volto a organizzare feste itineranti.
La sua ricerca verte sulla ​​rideterminazione semantica di luoghi e parole. Attraverso strumenti quali il disegno, l’installazione e l’azione performativa, ricontestualizza l’ambiente in cui interviene fornendo nuove visioni poetiche dove il Soggetto sfuma i suoi confini fino a fondersi con l’Altro e con lo spazio circostante.


progetto site specific: pigmento fosforescente, polpa di carta e ciclododecano (dimensioni variabili).
la serie è realizzata in collaborazione con la restauratrice Michela Gottardo e Francesca Gottardo

si ringrazia Lucia Bianco