Giuseppe Vincent Giampino è un performer formatosi tra Italia e Olanda, ora basato a Roma. La sua ricerca esplora la perdita della centralità prospettica del soggetto post-umano attraverso la definizione di un linguaggio di “povertà coreografica”.
Nella performance ff_fortissimo, due corpi, in ascolto reciproco, si scrivono nello spazio in vibrazione con la musica elettronica di Lady Maru, che si insinua dal basso nel campo d’interazione: una trasmissione costante di informazioni sensibili e sensuali connette le figure mai completamente svincolate dall’essere rappresentazione e immediatamente corpo. Il suono prodotto dalla frizione sulle superfici contribuisce a comporre il campo di interazione.
ff_ è un campo mobile dal peso leggero in cui tutti gli elementi partecipano alla presenza in maniera indipendente
ff_ è un segno che appare e svanisce, che si fa presente pur ritraendosi
ff_ è un oggetto che predilige l’orizzontalità e la verticalità svuotata
ff_ è uno sguardo attraverso l’opaca luminescenza della superficie
I corpi risuonano tra loro, lungo la struttura ritmica della musica, nelle pieghe del suono prodotto dagli oggetti: chi guarda-ascolta è interpellato sul piano tattile. Il corpo non è più mezzo al servizio di un linguaggio, ma è il linguaggio che si costituisce in quanto corpo.