9 settembre | h 20.30
10 settembre | h 22
La Pelanda-Mattatoio – Teatro 2

performance
55’


prima nazionale

12€ / 8€ ridotto + d.p.

Robyn Orlin

'in a corner the sky surrenders - unplugging archival journeys … # 1 (for nadia❣️)...'

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Nella New York del 1994, Robyn Orlin compone un suo solo di cui è interprete, usando una scatola di cartone, uno di quei grandi scatoloni da imballi per elettrodomestici che le persone senza fissa dimora trasportano per le strade del Lower East Side di Manhattan. In a corner the sky surrenders riprende vita nel 2022, trasformato da una serie di esperienze della vita di Robyn Orlin – dal ritorno in Sud Africa, al periodo di isolamento pandemico. Grazie alla potente reinterpretazione di Nadia Beugré, danzatrice e coreografa ivoriana, la performance rivive oggi grazie a un gioco di incorporazioni e trasmissioni somatiche.
In a corner the sky surrenders riflette sulle strategie di adattamento, sul senso di solitudine e sulla vulnerabilità emotiva ed esistenziale scatenate da una condizione di sradicamento. E si interroga su come il cielo possa farsi via d’uscita tra i labirinti dell’inquietudine. Guardando all’energica forza ribelle della Orlin degli anni ’90, un altro corpo con un’altra storia riabita e trasforma la performance sintonizzando movimento e parole con il presente.

 


Robyn Orlin è danzatrice, coreografa sudafricana, fondatrice del City Theater & Dance Group (1988). Nel 1981 Adrienne C. Sichel la definisce una “giovane danzatrice molto arrabbiata”, alle prese con tentativi teatrali di decostruire la tradizione coloniale del balletto classico bianco. Da quel momento, nel suo lavoro è onnipresente una critica alle tradizioni coloniali bianche, il suo percorso ottiene un importante riconoscimento nel 2003, con il Laurence Olivier Award per Daddy, I have seen this piece six times before and I still don’t know why they are hurting each other (1999). Del 2007 è la commissione di L’Allegro, il pensieroso ed il moderato da parte del Paris Opéra. Robyn Orlin incorpora varie espressioni artistiche (testo, video, arti plastiche) per esplorare la dimensione teatralità nel suo vocabolario coreografico. In coproduzione con INA e ARTE, ha realizzato il primo film Hidden beauties, dirty histories nell’ottobre 2004. Robyn Orlin è stata nominata “Knight of the National Order of Merit” nel 2009 e “Knight Arts and Letters” nel 2015.

Nadia Beugré è una coreografa e performer nata in Costa d’Avorio e residente in Francia. Debutta nel 1995 come membro della compagnia Dante Theatre. È tra le fondatrici di TchéTché di Béatrice Kombé, con cui è stata in tournée per anni in Africa, Europa e Nord America. Dopo essersi formata all’École des sables di Germaine Acogny in Senegal, nel 2009 entra a Ex.e.r.ce., il programma di Mathilde Monnier presso il Centre Chorégraphique National de Montpellier. Tra le sue produzioni, il solo Quartiers libres (2012). La sua prima piece di gruppo, Legacy, è presentata in anteprima al festival La Bâtie di Ginevra (2015) e poi al Festival d’Automne di Parigi, dando avvio a una importante tournée. Dopo Tapis Rouge (2017) e Roukasskaas Club (2019), Beugré presenta L’Homme rare (2020), un quintetto interamente maschile. Nello stesso anno dirige la coreografia di Atem, pezzo musicale dello Staatstheater di Darmstadt. Beugré si esibisce anche in opere di altri coreografi, come Seydou Boro, Alain Buffard, Dorothée Munyaneza, Bernardo Montet, Rémy Héritier e Boris Charmatz. È stata artista in residenza al Vooruit di Ghent e dal 2021 è artista associata al Briqueterie in Vitry-sur-Seine (France). Nadia Beugré ha da poco fondato Libr’Arts, una piattaforma di produzione, formazione e Touring tra Francia e Costa d’Avorio.


un progetto di Robyn Orlin, creato nel 1994 e rianimato nel 2022
performer Nadia Beugré
costumi Birgit Neppl
ricostruzione del set Annie Tolleter
direzione tecnica Beatriz Kaysel Velasco e Cruz
musica e sound Cedrik Fermont
con la partecipazione per le luci di Romain de Lagarde
promozione Damien Valette
coordinamento Alice Tabernat
produzione City Theatre & Dance Group, Damien Valette Prod
coproduzione Montpellier Danse, Chaillot – Théâtre National de la Danse
con il sostegno di DRAC Ile-de-France

con il sostegno di Institut Français Italia, Fondazione Nuovi Mecenati

ph François Kohl