Il viaggio di RTM volge al termine e culmina in tre giorni di apertura e scoperta dei percorsi artistici emersi lungo il cammino. Giungendo su The Listening Biennial e disponibile al pubblico per una settimana, le tre opere commissionate dai tre partner artistici del progetto a altrettanti artistə attivə nell’ambito del suono e della sperimentazione artistica – Alessandro Bosetti per Area06/Short Theatre (Roma), Mia Takula & Ellen Virman per Baltic Circle (Helsinki), Maud Blandel per Parallèle (Marsiglia).
Tre oggetti artistici immaginati come piattaforme di incontro e dialogo, come pratiche partecipative capaci di dar vita a opere pensate per essere accessibili alle persone con disabilità visiva, e che testimoniano la possibilità di inventare nuove forme di esplorazione della realtà, dell’interconnessione, dei linguaggi e delle estetiche, partendo dalla condivisione di temi artistici. Diverse realtà e figure individuali attive nel campo della disabilità visiva hanno reso possibili queste opere: ASP S. Alessio Margherita Di Savoia, Marja Mikola e il Comitato di Ascolto per Non Vedenti, ASLAA – Association Sports et Loisirs des Aveugles et Amblyopes.
Tre opere artistiche che vivono in diverse nature e forme – sono state laboratori, conversazioni pubbliche, performance, radio e formati installativi – grazie al dialogo stretto tra artistə, curatore dei festival e le comunità di persone non vedenti e ipovedenti, e che, dopo essere state vissute dal vivo nei tre festival partner e aver viaggiato tra di essi, si riuniscono in forma acustica e digitale su The Listening Biennial per diffondersi ulteriormente.
A partire dal 27 marzo, le tre opere saranno rilasciate online per la prima volta giorno per giorno e resteranno disponibili al pubblico QUI fino al 6 aprile.
Ecco il programma:
27 marzo | ore 18 – Alessandro Bosetti, La memoria risiede nel lobo dell’orecchio [ITA]
28 marzo | ore 18 – Mia Takula & Ellen Virman, Hevosen silmin (Through the eyes of a horse) [FI]
29 marzo | ore 18 – Maud Blandel, Flavio Virzì e ASLAA, La vraie version (The Real Version) [FR]
THE LISTENING BIENNIAL è un’esperienza artistica e di ricerca focalizzata sull’ascolto come capacità relazionale, una proposta filosofica e politica, una pratica creativa e un quadro di ricerca. Agisce come un ombrello che riunisce praticanti, ricercatorə, istituzioni e collettivi impegnati nell’ascolto come metodo, strumento e poetica. Questo include la creazione di una mostra biennale internazionale, nonché l’organizzazione dell’Accademia dell’Ascolto in diverse città. Dall’empatia radicale alla pratica sonora, dal rifiuto silenzioso al benessere somatico, dall’ascolto furtivo alla sintonia ecologica, l’ascolto esercita una forza creativa e critica che può contribuire a mantenere la diversità della nostra avventura sociale.
ALESSANDRO BOSETTI
La memoria risiede nel lobo dell’orecchio
[ITA]
Pensa a un suono ricordato o immaginato, accendilo nei tuoi pensieri, ascoltalo nella tua mente…
Un viaggio dentro e fuori, utilizzando il suono come strumento di connessione tra evocazione acustica e creazione. Il compositore e artista del suono Alessandro Bosetti costruisce un ipotetico “Palazzo della Memoria”, uno spazio fisico e immaginario contenente memorie sonore legate a storie di vita, creato in collaborazione con una comunità di persone cieche e ipovedenti che frequentano l’A.S.P. Sant’Alessio Margherita di Savoia.
Affanni, sospiri, melodie e parole. Vicissitudini attaccate, come una pelle, a certi suoni che riemergono da un passato desiderato, riscritto, celebrato. Un luogo forse solo mentale, dove alcune memorie vengono riscoprite a seconda delle necessità attraverso meditazioni, esercizi e esperimenti per i quali bisogna chiudere gli occhi. Come suona un suono indimenticabile?
Dietro ogni suono immaginato o ricordato c’è un suono reale, ma anche una memoria e un’emozione, forse una storia. Il suono è la chiave per aprire un cassetto, trovare i fili di una relazione, di un’amicizia o forse di un trauma.
La scrittura sonora emerge da una convocazione di suoni, e lavora per ricostruirli, trasformarli, riplasmarli e ricomporli nella mente e nel cuore. Per l’ascoltatore e per l’autore, si tratta di andare alla ricerca delle emozioni che, tra i suoni, ci permettono di ricordarne alcuni e dimenticarne altri, muovendosi leggermente nel territorio tra l’oblio e l’allucinazione uditiva.
Il titolo dell’opera si ispira al libro di Maurizio Bettini Roma, città di parole. Oralità Memoria Legge Religione Poesia (Einaudi, 2022).
L’audio presentato qui è il primo episodio di una versione radiofonica in due puntate per Radio3 Rai, trasmessa originariamente sabato 11 gennaio e domenica 12 gennaio 2025, dopo essere andata in scena a Short Theatre 2024.
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una performance acustica di Alessandro Bosetti
in collaborazione con la comunità di persone cieche e ipovedenti che frequentano l’A.S.P. Sant’Alessio Margherita di Savoia
con le voci e le parole di Marco Guardati, Sonia Gioia, Giovanni Florio, Alessio Federici, Nikolaj Llevliev, Gianluigi degli Atti
grazie a Piersandra Di Matteo, Francesco Di Stefano, Matteo Angius, Marzia Bonacci
commissionato da AREA06 / Short Theatre
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Alessandro Bosetti è compositore e artista sonoro interessato alla messa in discussione delle categorie estetiche e delle posture dell’ascolto. La sua ricerca è accolta nei programmi di numerosi festival, tra cui Festival d’Automne di Parigi, Festival Eclat di Stoccarda, festival Présences Electroniques del GRM di Parigi, festival Liquid Architecture di Melbourne, San Francisco Electronic Music Festival, festival Musica di Strasburgo e festival Ruido a Buenos Aires. Ha pubblicato con etichette come Xong, Kohlhaas, Errant Bodies Press, Holidays Records, Unsounds e Monotype, che nel 2016 gli ha dedicato un box set retrospettivo (4 CD). Il suo libro Thèses/Voix – una raccolta di testi tra teoria, poesia e partitura – è stato pubblicato nel 2021 da Les presses du réel. Il vinile FasFari – episodio più recente della serie Plane/Talea – e il CD Portraits des Voix sono appena usciti per Xong e Kohlhaas records.
MIA TAKULA & ELLEN VIRMAN
Hevosen silmin (Through the eyes of a horse)
[FI]
L’opera sonora Hevosen silmin (In italiano, Attraverso gli occhi di un cavallo) descrive come un cavallo percepisce il proprio ambiente, gli altri membri della sua specie e gli altri animali, compreso l’essere umano. Un cavallo è, sotto molti aspetti, un animale diverso rispetto all’uomo, eppure vive in un mondo umano. Quanto teniamo conto delle necessità dei cavalli?
I cavalli condividono le stesse emozioni di base degli esseri umani, e le ricerche dimostrano che un cavallo può anche interpretare le emozioni umane attraverso le immagini. L’opera include, ad esempio, come un cavallo abbia consolato la paraequestre Marja Mikola in lutto. Mikola racconta anche com’è lavorare con un cavallo essendo visivamente imparata. Cambia il modo in cui un cavallo interagisce con una persona ipovedente rispetto ad altri esseri umani?
L’etologa e ricercatrice equina Verna Vilppula presenta le ultime scoperte sulla percezione, i sensi, la comunicazione e le amicizie dei cavalli. Lo sapevate che i cavalli vedono meno colori rispetto agli esseri umani?
L’opera è intrecciata con uno sforzo di vedere le cose dalla prospettiva del cavallo. Sentiamo vari suoni di cavalli, suoni che fanno parte della vita di un cavallo, e musica composta appositamente per l’opera. Hevosen silmin è quel tipo di opera che anche un cavallo potrebbe ascoltare e apprezzare, basata sulle ultime ricerche disponibili e sulla conoscenza esperienziale. Tuttavia, c’è un suono particolare che i cavalli non trovano piacevole, anche se è parte della loro vita quotidiana.
Riuscite a identificare questo suono nell’opera? Perché è sgradevole per i cavalli?
L’opera è composta da due parti: Equus Caballus e Kentauri.
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scritto e diretto da Mia Takula & Ellen Virman
cavalli Voltti, Vastaisku, Sisu, Heta, Juuso, Hippa, Fiina, Floris (Lauri), GK Sagittari, Aatu, Roosa, Wallu e Masi
esseri umani Marja Mikola e Verna Vilppula
coach di Maja Suvi Kettunen
alcuni uccelli presenti per caso
voce per i crediti iniziali e finali Alex Andra Rekola
giornalista Mia Takula
sound design e composizione Ellen Virman
fotografia Mia Takula
immagine Katri Astala
commissionato da Baltic Circle
grazie a tutte le persone presenti nel pezzo Aira Melasniemi, Suvi Kettunen, Nybacka Dressage, Salli Saarela, Equestrian Federation of Finland, Terhi Kujala, Anna-Maria Vilkuna and Matti Harjuniemi, Johanna Perttunen, Moto the dog
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Mia Takula (nata nel 1975) è una scrittrice, documentarista e giornalista. Ha lavorato nei settori dell’arte e dei media per oltre 25 anni. I temi principali di Takula sono il valore intrinseco degli animali, della natura, la crisi ecologica e l’umanità. Nonostante questi temi forti, Takula cerca di incoraggiare piuttosto che incolpare. Vede il potenziale per il cambiamento. Takula ha lavorato su libri, documentari, serie televisive, centinaia di articoli di riviste, fotografia e opere audio. A settembre è stato pubblicato il suo terzo libro, The Survival Guide, che affronta la crisi ecologica e la sopravvivenza. Il suo lavoro precedente, In the Land of Wolves, ha ricevuto il premio Pro Animalia.
Ellen Virman lavora ampiamente in radio, arti performative e musica. Virman è interessata a combinare documentario e fantasia, nonché a presentare questioni sociali in una forma accessibile. Il lavoro Animal Delusion – Animals Do Not Speak, creato con Mia Takula, è stato il candidato di Yle al concorso Prix Europa nella categoria Miglior Documentario Radiofonico del 2023. A settembre, la serie audio di sei episodi progettata da Virman, Taylor Swift, minun versioni, che esplora il significato della superstar per i suoi fan, è stata rilasciata.
MAUD BLANDEL, FLAVIO VIRZÌ, ASLAA
La vraie version (The Real Version)
[FR]
“Durante i nostri incontri, cerchiamo di testimoniare le voci che hanno segnato le nostre vite, sia parlate che cantate, di rivivere queste voci attraverso le nostre, ma anche di inventare modi per restituire una canzone che è stata tenuta segreta all’ascoltatore: attraverso le nostre descrizioni, le nostre traduzioni e le nostre diverse forme di interpretazione”. – Maud Blandel
La coreografa Maud Blandel, il compositore e chitarrista Flavio Virzì e i membri di ASLAA – Association Sports et Loisirs pour Aveugles et Amblyopes hanno unito le forze per creare un’opera radiofonica che esplora il rapporto tra voce, memoria ed emozione. All’incrocio tra ricerca sonora, arti performative e una riflessione sull’accessibilità delle opere per le persone cieche, La vraie version è parte del progetto europeo Radio That Matters. In questo progetto, artisti, stazioni radiofoniche e associazioni per non vedenti sono invitati a lavorare insieme per creare forme artistiche innovative che rendano l’esperienza e il contenuto del festival accessibili a tutti.
Le creazioni radiofoniche sono state seguite da una conversazione pubblica sul progetto, trasmessa in diretta su Radio Grenouille.
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in partnership con GMEM – Centre national de création musicale e Radio Grenouille
con il supporto del Centre culturel suisse. In tour
con El Hadi Guidoum, Cherifa Harzallah, Angélique Huguenin, Karim Maameri, Karim Slaoui e Janine Williams di ASLAA — Association Sports et Loisirs des Aveugles et Amblyopes
scritto, diretto e montato da Maud Blandel e Flavio Virzì
creazione musicale e mixaggio Flavio Virzì
progettazione luci Edouard Hügli
produzione Radio That Matters, Festival Parallèle, I L K A
residenze GMEM – Centre national de création musicale, Euphonia l’Atelier-Studio, Radio Grenouille
ringraziamenti a Marie Féréol, Olympe Verdeil-Novara, Jean-Baptiste Imbert, Elodie Olson-Coons, Maya Masse, Louis Schild, Lello e Sonja Horlacher, ASLAA (Association Sports et Loisirs pour Aveugles et Amblyopes) e al team GMEM
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Maud Blandel (FR/CH) è una coreografa con sede a Losanna. Formata a Tolosa, poi alla La Manufacture e HEAD, ha fondato nel 2015 l’associazione I L K A. Motivata dalla sua passione per la musicalità e la drammaturgia, il suo approccio coreografico esplora la fisicità e gli stati di presenza derivanti da una costante tensione tra espressività collettiva e individuale. Residente all’Arsenic (Losanna) dal 2018, è artista associata al CNDC Angers e al Bonlieu – Scène nationale d’Annecy per il periodo 2024-2026.
Flavio Virzì (nato nel 1984, Palermo) è un chitarrista e compositore. Formato in chitarra classica al Conservatorio di Palermo e all’École Normale de Musique di Parigi, ha successivamente studiato musica contemporanea all’Accademia di Musica di Basilea. Il suo approccio avventuroso lo porta a repertori e collaborazioni diversificate in vari ambiti. Ha suonato con ensemble come Ictus, Contrechamps e Staatsoper Hamburg. Le sue composizioni mescolano armonie microtonali, tradizioni non europee e improvvisazione. Pubblicato da Wergo e Stradivarius, collabora con Maud Blandel dal 2021, per la ricreazione di Diverti Menti, la creazione sonora di L’œil nu (2023) e l’opera radiofonica La vraie version (2025), che ha co-firmato.
L’associazione senza scopo di lucro Association Sports et Loisirs pour Aveugles et Amblyopes, creata nel 1973, ha come obiettivo la promozione di attività sportive e culturali per persone con disabilità visiva. Sebbene l’integrazione dei non vedenti non sia sempre possibile nelle scuole e nei luoghi di lavoro, l’associazione si impegna a promuoverla attraverso attività sportive e ricreative. Le attività di sci di fondo e sci tandem, oltre all’aspetto sportivo, hanno un importante contributo educativo: richiedono alla persona non vedente di possedere qualità essenziali per la sua mobilità: riflessi, flessibilità, senso dell’orientamento, capacità di superare l’apprensione, percepire il terreno e avere grande fiducia in se stessi e negli altri.
Finanziato dall’Unione Europea. Le opinioni espresse sono quelle degli autori e non riflettono necessariamente quelle dell’Unione Europea o dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura (EACEA). Né l’Unione Europea né l’EACEA possono essere ritenuti responsabili per esse.