SHORT THEATRE 2023 — RADICAL SYMPATHY

Ligia Lewis ∴ Alessandro Sciarroni ∴ Eli Mathieu-Bustos ∴ Fred Moten ∴ Mackda Ghebremariam Tesfau’ ∴ Justin Randolph Thompson ∴ Calderoni & Caleo ∴ Eva Geatti ∴ Robyn Orlin & Nadia Beugré ∴ Industria Indipendente ∴ lacasadargilla ∴ Martina Gambardella/Boarding Pass Plus Dance ∴ Silvia Calderoni ∴ Cakes da Killa ∴  Carozzi & Cornelio/Zimmerfrei ∴ Chiara Bersani ∴ Daria Deflorian ∴ Diana Lola Posani ∴  Gruppo UROR ∴ Fabiana Iacozzilli/Cranpi ∴ Fanfulla 5/a ∴ Francesco Marilungo ∴ Baby Volcano ∴ Lorena Stadelmann ∴ Marie Moise ∴ Leonardo Zaccone ∴ Nacera Belaza ∴ P.A.C. – Performinga Arts Contemporanee ∴ Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative ∴ Radio That Matters ∴ LOCALES / If Body ∴ Romeo Castellucci /Socìetas ∴ Sofia Jernberg ∴ Sara Leghissa & Maddalena Fragnito + Valerio Mannucci ∴ Silke Huysmans & Hannes Dereere ∴ Annalisa Sacchi ∴ Kwanza Musi Dos Santos ∴ Adil Mauro ∴ since ∴ Habillé d’eau / Silvia Rampelli ∴ Théo Mercier & François Chaignaud ∴ Studi e Politiche di Genere – Master I livello Roma Tre ∴ Short Books / NERO Editions
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Nella 18esima edizione, Short Theatre percorre il flusso immaginativo dello scorso anno per convocare una Radical Sympathy.

Rimaneggiando una parola familiare, che ha forse oggi smesso di parlarci ma la cui storia filosofica è densa e molteplice, Short Theatre 2023 si pone in ascolto del movimento – collettivo, globale, anti–naturale, in perenne mutazione – di dipendenze e interdipendenze che sintonizzano le materie del mondo, provocandone azione, reazione, ancora azione, e mobilitazione. Un sentir-si vicendevole e inevitabile – non dentro ma con – che avviene per porosità, per scambio di fluidi che dal molto piccolo trasmutano nell’atmosferico, per inclinazioni gravitazionali che lasciano tracce di complicità tra mondi distonici o fatalmente altri.

Una scintilla lungo un campo magnetico. Un sortilegio che rende ubiquə. Punti mobili e linee sinuose.

Short Theatre 2023—Radical Sympathy esce dal soggetto e mette in moto una corrente inarrestabile che trasporta muovendo in più direzioni, illuminando lo spazio percepibile tra i corpi – umani e non umani, udibili e inudibili – in cui avviene la frizione, l’attrazione, l’emozione.

Interrogare l’ecologia dell’attenzione per lasciar fluire altri criteri di sintonizzazione. (Re-)Imparare forme di intelligenza somatica e incarnata, da cui comprendere ed agire. Concertare con scopi divergenti e convergenti, al di fuori del sé, attraverso le identità. Attrazioni e repulsioni. Ascoltare per fare spazio. Poetare nella trasformazione. Abbandonarsi alla lingua per ridare senso a ciò che sentiamo. Occuparsi e occupare prima che l’indistinto chiuda i nostri canali, spegnendo ogni possibilità di azione. La simpatia è qui un percepire ubiquo che porta le cose esterne a entrare, a confondere le acque, e a uscire per partecipare a nuove ondate di incontri. La simpatia è radicale, perché è oltre noi, perché è vibratile e ci calamita in un altrove del giudizio, nell’accoglienza dell’insolito.

 


 

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