Francesca Sarteanesi
16 venerdì | h 15–20
17 sabato | h 15–20
18 domenica | h 11–13 + 15–20
Carrozzerie | n.o.t
pratica drammaturgica collettiva
Almeno Nevicasse è un laboratorio alla ricerca della parola o della frase o della sensazione che non abbiamo fatto in tempo a fermare. Siamo abituati ad andare veloci, velocissimi. Durante gli incontri ci concederemo il lusso di pensare alle cose senza fretta ma soprattutto di ripensare alle cose. Tornarci sopra. Tornare sul luogo del delitto. Riguardarsi intorno alla ricerca del dettaglio che non avevamo considerato. Lavoreremo sulla parola, sulla frase, sulla sensazione che c’era sfuggita. Maglioni, ago e fili come kit di sopravvivenza. Abbiamo un maglione che alla fine dei giorni dovrà uscirne “cambiato”. — Francesca Scarteanesi
Almeno Nevicasse è un laboratorio che isola espressioni del linguaggio popolare e locale mettendo in risalto tutta la forza espressiva della parola.
Il laboratorio sarà articolato in due momenti distinti. Una prima parte sarà dedicata alla drammaturgia e alla ricerca del materiale vivo: attraverso discussioni collettive e piccoli esercizi, verranno stimolate delle riflessioni intorno al mondo interiore di ognun_ dei/delle partecipanti. La seconda parte, invece, si concentrerà sullo spazio: intorno a un tavolo, come in una sorta di rito, prenderanno vita racconti, storie e parole che verranno materialmente ricamate su dei maglioni, fino a quando il manufatto non sarà in grado di parlare e raccontare una piccola storia a sua volta.
Il momento conclusivo del laboratorio, a cui prenderanno parte tutte le persone coinvolte nel laboratorio, sarà il frutto di un lavoro drammaturgico ispirato alle storie e ai manufatti eseguiti durante i giorni precedenti: i maglioni usciranno fuori; verranno indossati. Una piccola sfilata che non sarà una sfilata di moda, ma una scena in movimento. I maglioni, come opere viventi, prenderanno vita. Andranno a completare la loro missione: mescolarsi nel luogo e parlare.
I/le partecipanti dovranno portare uno o due maglioni usati. Verrà fornito un kit ad ogni partecipante con carta, penna, ago e fili.
Il laboratorio è rivolto a tutt_ e non è richiesta alcuna competenza. La partecipazione all’apertura pubblica conclusiva non è obbligatoria.
in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t e Gli Scarti
I laboratori di Short Theatre 2022 sono gratuiti.
Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a shorttheatrefestival@gmail.com, indicando in oggetto il titolo del workshop e nel corpo nome, cognome, numero di telefono e qualche riga di presentazione.
Deadline per le iscrizioni: 29 agosto
Francesca Sarteanesi è attrice, drammaturga, performer. Nasce a Prato nel 1980 e si laurea in Discipline dello spettacolo all’Università di Bologna nel 2004. Nel 2006 fonda la Compagnia teatrale Gli Omini con la quale lavora fino al 2017. Il lavoro della compagnia si è concentrato sulla costruzione di spettacoli attraverso interviste e indagini territoriali che gli hanno permesso di entrare in contatto con comunità diverse. Un lavoro che ha rappresentato un primo passo verso quello che sarebbe poi diventato il personale processo artistico e creativo di Francesca Sarteanesi. I primi lavori da solista sono stati due spettacoli che hanno entrambi debuttato al Festival Inequilibrio di Armunia: Bella Bestia e Sergio, spettacolo che le ha conferito la candidatura come miglior attrice Premio Ubu 2021.
Da quattro anni lavora al progetto artistico Almeno Nevicasse, di cui, a oggi, sono state realizzate 15 esperienze laboratoriali, tutte molto diverse l’una dall’altra. Ogni laboratorio prevede alcuni step fondamentali che caratterizzano i focus più importanti della ricerca di Francesca Sarteanesi: drammaturgia; improvvisazione; manualità; performance. I laboratori sono quindi occasioni di scambio, studio e messa in disposizione delle esperienze studiate e praticate negli anni a servizio delle persone.
Nell’ambito di RECIPROCITY, sezione di Short Theatre che sperimenta modelli di reciprocità e intersezionalità tra appartenenze, provenienze diffuse e saperi attraverso pratiche corporee, innesti narrativi, universi ludici.
ph. Gabriele Acerboni