TURBOLENZE

Sottrarsi alla stasi

Sull’incontro con Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano
di Fiorenza Menni

Da tempo cercavo il libro perfetto per inaugurare un percorso laboratoriale sulla lettura collettiva ad alta voce. Quando ho iniziato a leggere da sola ad alta voce Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano – in preparazione di alcuni brani da leggere per la presentazione della ristampa – sono emerse potenti sensazioni di tangibilità. È affiorato un forte sentimento di realtà capace di creare immagini precise sullo svolgersi delle vite delle persone intervistate da Porpora. In quel momento ho capito, con gioia, che ero arrivata alla casa giusta.
Nelle pagine di questo libro s’incontra un’altra faccia della storia del secondo Novecento in questa parte di mondo, con scene perfette, piene di umanità e di senso. Le parole pronunciate diventavano pezzi di vita evocata, enormi. E come nel più divertente dei giochi, da quelle parole che Porpora restituisce “senza doppiaggio, cercando di restare fedeli il più possibile al linguaggio originale che esprime musica e colore”, non mi sono più voluta allontanare.
I percorsi laboratoriali costituiscono anche il tempo luminoso che dedico a focalizzare il punto in cui mi trovo, per smuoverlo. Pur abbandonandomi alla mia esperienza, la sottraggo alla stasi.
Le questioni aperte dal mio lavoro sulla scena, lo sguardo verso l’esterno, i segni delle altre artiste e degli altri artisti, l’arte che mi colpisce, la potenza della realtà, gli abissi o lucentezze delle allieve e degli allievi, generano rompicapi che sento vicini alla qualità dei desideri, e la ricerca della loro risoluzione diventa palestra comune per l’immaginazione.
Nel caso della Lettura al cosmo sperimentiamo, insieme a chi partecipa, forme di risposta ad alcuni quesiti per me centrali: come mantenere plausibile e morbida la lettura a prima vista? Come sostenere, senza pedanterie, sensi e narrazioni complesse? Come disegnare teatralmente, sopra alla propria persona, tratti di altre esistenze. Lavoriamo sulla focalizzazione dell’attenzione su di sé senza artificiosità, immaginandola come un’azione di cura verso chi ascolta.
Credo sia importante approfondire la percezione della propria presenza, per avere migliore consapevolezza del luogo in cui ci si trova, in relazione alla profondità in cui siamo immersi e alla vastità a cui siamo appoggiati, e sentire che pur nelle grandi dimensioni e nell’immensa quantità, ogni nostro gesto vocale o fisico è una vibrazione che si aggiunge.  Ricerchiamo, insieme, modalità per renderci liber_ e vocalmente pront_ ad accogliere le emozioni che affiorano dall’incontro con la lettura del libro; emersioni impreviste, potenti, che si sovrappongono e accordano con la realtà emotiva, corporea e vocale di chi in quel momento sta leggendo.
Molta della bellezza di questo percorso sta nel poter ammirare come il rispetto per sé stess_ e per le persone intervistate da Porpora, consenta una qualità interpretativa vibrante di realismo, e come le dieci figure che prendono parola nel libro emergano nella lettura ad alta voce attraverso corpi, accadimenti e vite diverse, delineandosi con nettezza, facilmente fuse con tutt_ noi e con il presente.

foto di copertina di Fiorenza Menni.


Nella sezione ECOTONI è possibile leggere degli estratti dal volume Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano.


Fiorenza Menni porta il laboratorio Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano e l’apertura al pubblico Lettura al cosmo a Short Theatre 2022 dal 7 al 10 settembre.


TURBOLENZE è la sezione di CUT/ANALOGUE delle tracce, traiettorie, tragitti in forma di note, contrassegni, chiose dei/delle artist_. Assemblaggi agitati dalla creazione, diventano luogo di transito nello scintillio irrequieto e mescolato del fare.

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