Una memoria di suoni

Alessandro Bosetti
Una memoria di suoni
workshop di creazione collettivo

Un viaggio tra dentro-e-fuori, usando il suono come strumento di raccordo e sintonizzazione, di rievocazione e immaginazione. Il compositore e sound artist Alessandro Bosetti invita i/le partecipanti alla creazione collettiva di un “Palazzo della Memoria”, uno spazio fisico e immaginario che raccoglie la memoria dei suoni connessi a storie di vita.

Il workshop di ascolto, esplorazione e manipolazione del suono prevede:

  • rievocazione dei suoni attraverso esercizi di consapevolezza del suono simile a pratiche della meditazione;
  • creazione di un catalogo di suoni reali o immaginati;
  • produzione e trasformazione dei suoni per la realizzazione di composizioni musicali originali;
  • ricomposizione delle storie legate ai suoni utilizzano oggetti, strumenti musicali, registratori vocali e sintetizzatori per trasformare i suoni in narrazioni audio.

Il laboratorio è pensato come un’esperienza collettiva in cui suoni reali e immaginari si possono mescolare in percorso di creazione di “memorie sonore”, che potrebbe diventerà materiale per una performance/installazione di rumori, sospiri, melodie e parole.

quando: 4–6 giugno + 24–26 giugno, 14:30 – 17:30

dove: ASP S. Alessio – Margherita di Savoia (Viale Carlo Tommaso Odescalchi, 38A, 00147, Roma)

Il laboratorio, realizzato da AREA06 nell’ambito di Radio That Matters, e in collaborazione con Short Theatre, è rivolto a persone cieche e ipovedenti per comporre una storia collettiva di suoni, senza vicoli di età, esperienza pregressa. La restituzione della pratica condivisa di Una memoria di suoni sarà 26 giugno presso l’ASP S. Alessio – Margherita di Savoia.

 


 

Alessandro Bosetti è compositore e artista sonoro con un particolare interesse per la musicalità del linguaggio e per la voce, intesa come oggetto autonomo e strumento espressivo. Le sue opere mettono in atto un dialogo tra linguaggio, voce e suono all’interno di costruzioni tonali e formali complesse, spesso percorse da un’ironia obliqua. Costruisce dispositivi sorprendenti, spesso legati al medium radiofonico ed a una instancabile riflessione sul rapporto tra musica e linguaggio, per rimettere in discussione categorie estetiche e posture dell’ascolto.
Ha ricevuto commissioni da festival prestigiosi come il Festival D’Automne a Parigi, Eclat Festival a Stoccarda, Festival Les Musiques a Marsiglia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in particolare per il suo lavoro di arte radiofonica (Prix Palma Ars Acustica 2015, Prix Phonurgia Nova 2013, Prix Hörspiel de La muse en Circuit 2003, Hörspiel des Monats ARD, 2015).

www.melgun.net