RECIPROCITY / Intervista ad Alma Söderberg

 

È possibile un fare che nasca già come poliritmia tra corpi? Cosa succede quando la pratica artistica si mette in condivisione con chi non conosciamo? L’esperienza personale può essere incarnata da altrǝ? Possiamo reimparare lo stare collettivo attraverso la pratica artistica?

Ci affacciamo oggi su RECIPROCITY, sezione del festival che sperimenta modelli di reciprocità e intersezionalità tra appartenenze, provenienze diffuse e saperi attraverso pratiche corporee, innesti narrativi, universi ludici.

Progetti partecipativi, laboratori, pratiche condivise, performance workshop based: RECIPROCITY ha racchiuso situazioni in cui le pedagogie e lo scambio di pratiche ed esperienze hanno contribuito a spostare il baricentro geografico e sociale di Short Theatre, e di chi vi ha preso parte, nell’intreccio tra estetiche, pratiche artistiche e contesti sociali.

In questo video:


Tra materie, fluidi, intensità, CIRCA raccoglie il precipitato di quanto transitato a Short Theatre 2022—¡Vibrant Matter!, restituendo una delle tante immagini possibili delle reazioni innescate, rinvenendo nella densità di quei giorni alcuni snodi, accensioni, deviazioni impreviste tracciate nel solco del suo programma, rendendo percepibili gli echi impressi nei corpi di chi lo ha fatto vivere, reimmettendo ciò è stato nel tempo presente, per lasciarlo agire ancora e continuare a generare trasformazioni.