In questa edizione Short Theatre mette in campo una riflessione sull’accessibilità del festival e delle arti performative nei confronti della disabilità e inaugura un percorso per sfaldare l’universo discorsivo e operativo fondato sul modello egemonico dell’uomo bianco normodotato. È il modello bio-medico che relega diverse soggettività, forme di vita, disabilità, sotto un unico termine-ombrello che stabilisce competenze, condizioni e funzioni dettate dall’agenda abilista. Il mondo dello spettacolo dal vivo non si esime da questo orizzonte, anzi spesso coopera a condizionare le rappresentazioni del corpo, le condizioni di lavoro, il linguaggio e la comunicazione in questa direzione.
In un sistema di narrazioni edificato a somiglianza delle persone “normativamente abili”, come ci si accorge di ciò che manca? Quali prospettive adottiamo per interpretare e nominare le disabilità in scena? Come creare condizioni di studio e professionalizzazione per le persone con disabilità? Come farne uno strumento estetico di creazione drammaturgica?
Grazie alla collaborazione con Al.Di.Qua. Artists, altre associazioni ed enti pubblici attivi nel campo della disabilità anche Short Theatre 2022 ha avviato una serie di prime azioni che tentano di rompere il proprio orizzonte abilista, per sperimentare possibilità e soluzioni che rendano il mondo delle arti un luogo accessibile, tanto per chi sta di fronte al palco, che per chi vi si trova sopra o dietro.
L’accompagnamento di Diana Anselmo e Al.Di.Qua. Artists e la collaborazione con associazioni e enti quali Fondazione Alta Mane Italia, Radio 32, Disabili Pirata, Azienda di Servizi alla Persona disabile visiva S. Alessio – Margherita di Savoia, ENS – Ente Nazionale Sordi ONLUS, DA.RE. dance research oltre che i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese hanno permesso a Short Theatre di compiere alcuni gesti, con cui cercare di rompere il proprio orizzonte abilista, sia in direzione della programmazione di artist_ con disabilità che con la messa in campo di azioni specifiche rivolte a rendere il proprio programma attraversabile dal pubblico con disabilità.
LABORATORI ESTIVI
Durante il mese di luglio Short Theatre ha ospitato due laboratori coreografici negli spazi del Mattatoio, interessati a esplorare il movimento, la percezione e la relazione con l’altro.
Il 18 e il 19 luglio, il performer Giuseppe Comuniello e la danzatrice e drammaturga Camilla Guarino hanno guidato un gruppo di persone, danzatori/danzatrici e non, in un lavoro collettivo incentrato sulla percezione dello spazio.
Nella stessa settimana, Marta Bellu insieme alla danzatrice Laura Lucioli, hanno proposto dal 20 al 22 luglio il loro laboratorio Glitter in cui la trasmissione di pratiche somatiche si intreccia alla sperimentazione di altre forme di percezione e movimento nel performativo.
PROGRAMMAZIONE DI ARTIST CON DISABILITÀ
Questa edizione vede la programmazione di diversi lavori creati o interpretati da artist_ con diverse disabilità, in cui questa viene assunta come tema politico o semplicemente come possibilità espressiva che stratifica la scena. Chiara Bersani con Seeking Unicorns, Marta Bellu con I versi delle mani interpretato da Laura Lucioli, Bárbara Bañuelos che in Hacer Noche è in scena con Carles Albert Gasulla, e Muna Mussi che in fóro fòro esplora il suo percorso di ricerca portato avanti insieme a un gruppo di persone cieche.
TRADUZIONI IN LIS
Sarà possibile seguire in LIS alcuni eventi e appuntamenti in programma: il talk Stati Transitivi con Renata Carvalho, Antonia Caruso, Adelita Husni-Bey e anche Sara Alberani, Marta Federici, Matteo Lucchetti e Marcia Leite, in programma l’11 settembre alla Pelanda del Mattatoio; la tavola rotonda Spazi, tempi, pratiche accessibili con Chiara Bersani, Flavia Dalila D’Amico e Camilla Guarino dell’associazione Al.Di.Qua. Artists, il 13 settembre, alle ore 18 presso il Teatro India; e il laboratorio di fumetto Arca per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni, compresa la presentazione del libro che seguirà il laboratorio. Il 17 settembre nella Hall di WEGIL, con l’autore Simone Montozzi.
SPETTACOLI CONSIGLIATI A PERSONE SORDE
Insieme a Diana Anselmo, accessibility manager del festival per questa edizione, sono stati individuati gli eventi in programma che per loro natura sono fruibili dalle persone sorde senza bisogno di interventi specifici: Chiara Bersani, Seeking Unicorns, il 14 e 15 settembre a WEGIL; l’installazione di Gisèle Vienne 40 Portraits (2003 —2008), visitabile al Padiglione 9b del Mattatoio per tutta la durata del festival e l’intervento/installazione site specific di Andrea Lo Giudice A + G, osservabile tutti i giorni dopo il tramonto sulla facciata di WEGIL.
AUDIODESCRIZIONE LIVE DI SFERA
Dall’incontro tra Camilla Guarino, Giuseppe Comuniello e il coreografo Michele Di Stefano prende forma una nuova possibilità per Sfera, ultimo lavoro di mk che debutta a Short Theatre 2022. Il pubblico che parteciperà a Sfera potrà avvalersi dell’audiodescrizione realizzata live da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello, per renderlo accessibile alle persone cieche e ipovedenti.
Cos’è l’audiodescrizione?
L’audiodescrizione è un mezzo di accessibilità a spettacoli di danza per un pubblico cieco e ipovedente, ma anche una fonte di creazione e ispirazione drammaturgica. Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello attraversano questa poetica dello sguardo in laboratori, progetti di accessibilità e performance; da molti anni vanno a teatro insieme, soprattutto a vedere spettacoli di danza. Giuseppe è un performer cieco, Camilla performer e drammaturga. Da due anni collaborano per creare audiodescrizioni poetiche di spettacoli di danza.
“Poetiche” perché non hanno lo scopo di descrivere oggettivamente cosa sta accadendo sulla scena, ma di raccontare uno spettacolo senza tralasciare la parte effimera ed emozionale che i corpi in movimento lasciano in scena, cercando di offrire al pubblico la possibilità di aprirsi immaginazione e interpretazione.
Accade “live” nel senso che una persona dal vivo interpreta la performance da una persona ad un microfono: la persona che descrive e il fruitore sono entrambi spettatori nello stesso luogo e nello stesso tempo.
Importante è il dialogo con il/la coreograf_, perché è fondamentale per noi mantenere la stessa linea poetica e coreografica dell’artista in modo da non snaturare il suo lavoro.
SPETTACOLO CONSIGLIATO A PERSONE CIECHE
Ashes è il nuovo lavoro che Muta Imago porta a Short Theatre 2022, grazie al supporto della Fondazione Alta Mane Italia. Ashes è un aleph di suoni che scorrono paralleli, un flusso di attimi che si sovrappongono, si fanno sentire per un istante. Per come è stata concepita e realizzata, la performance è fruibile dalle persone cieche senza bisogno di interventi specifici.